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TROPPO FACILE LAUREARSI COMPRANDO GLI ESAMI! L'Avvocato risponde 

TROPPO FACILE LAUREARSI COMPRANDO GLI ESAMI!

Solo di ieri la notizia pubblicata sul nostro giornale, in merito ad “esami truffa“, superati con esborso di denaro, grazie alla complicità di due dipendenti amministrativi ed alla loro abilità nel contraffare i verbali telematici.

La questione dei falsi esami universitari è un fenomeno serio e più diffuso di quanto si possa immaginare, che comporta gravi conseguenze sia per gli studenti coinvolti che per il sistema educativo nel suo complesso. Questo tipo di frode non solo mina l’integrità accademica, ma danneggia anche la credibilità delle istituzioni universitarie e degli stessi titoli di studio.

Le fattispecie di reato e la punibilità prevista dal codice penale, saranno oggetto di un approfondimento, attuato grazie alla consulenza dell’avvocato Simone Labonia.

Innanzitutto, è importante sottolineare che la frode negli esami universitari può configurarsi come “truffa ai danni dell’istituzione educativa“.
Di fatto, il reato consiste nel falsificare documenti o risultati al fine di ottenere voti o titoli di studio mai sostenuti, ed è previsto e punito dall’art. 640 del Codice Penale, che stabilisce una pena detentiva fino a sei anni per chi commette questo illecito.

Inoltre, la falsificazione di documenti o certificati può configurarsi come altro reato, ai sensi dell’articolo 479 del Codice Penale, che riguarda la falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico, con sanzioni che possono essere molto severe e con pene detentive fino a cinque anni di reclusione.

La Corte di Cassazione ha emesso diverse sentenze riguardanti casi di falsi esami universitari, confermando la gravità di questo tipo di reato e la necessità di applicare sanzioni adeguate, sottolineando il danno arrecato all’integrità del sistema educativo.

È importante sottolineare che la lotta contro la frode negli esami universitari richiede un impegno congiunto da parte delle istituzioni accademiche, delle autorità competenti e della società nel suo complesso.
È fondamentale promuovere una cultura dell’integrità e dell’onestà nel contesto accademico, e punire con fermezza coloro che cercano di ottenere vantaggi indebiti, attraverso il ricorso alla frode e alla falsificazione.

Nel caso di specie che commentiamo, il risvolto più grave è certamente riferito ai pagamenti a favore dei dipendenti truffaldini, effettuati direttamente da parte di un genitore del giovane, che ha trovato questa “indegna scorciatoia” per conseguire una facile laurea!

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