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VENGA AVANTI, DOTTO’ L'Avvocato risponde 

VENGA AVANTI, DOTTO’

Il fenomeno dei parcheggiatori abusivi è diventato una piaga sociale in molte città italiane, come si evince dalla recente cronaca del nostro giornale.

Personaggi non autorizzati e privi di qualsiasi regolamentazione, si posizionano lungo le strade o in parcheggi pubblici, offrendo servizi a pagamento, senza alcuna garanzia di sicurezza o legalità.
Questa pratica, per quanto possa sembrare innocua, porta con sé una serie di risvolti sia sociali che penali che analizziamo attentamente, con la collaborazione dell’avvocato Simone Labonia.

Dal punto di vista sociale, i parcheggiatori abusivi creano disagio e insicurezza nei cittadini in quanto, la loro presenza, può intimidire gli automobilisti, costringendoli a pagare per un servizio che dovrebbe essere gratuito o regolamentato. Inoltre, l’occupazione indiscriminata di spazi pubblici può ostacolare il regolare flusso del traffico e danneggiare l’immagine della città agli occhi dei residenti e dei turisti.

Sul versante penale, il comportamento può configurare diverse violazioni delle leggi vigenti.
In primo luogo il reato di “occupazione abusiva di suolo pubblico” ai sensi dell’articolo 639 del Codice Penale: questa fattispecie comporta sanzioni pecuniarie.

Inoltre, la richiesta di pagamento per un servizio non regolamentato, potrebbe configurare il reato di estorsione ai sensi dell’articolo 629 del Codice Penale: se dimostrata l’intenzione di ottenere un ingiusto profitto attraverso minacce o coercizione, i parcheggiatori abusivi potrebbero essere perseguiti penalmente e condannati a severe pene detentive.

La normativa italiana è chiara nel reprimere il fenomeno: tuttavia, l’efficacia delle leggi dipende anche dall’applicazione coerente e tempestiva da parte delle autorità competenti.
In molte città, le forze dell’ordine lavorano costantemente per contrastare questo illecito comportamento, ma la sua diffusione persiste a causa della complessità logistica e delle risorse limitate.

La giurisprudenza della Corte di Cassazione ha confermato la gravità di questa problematica ed ha stabilito che il parcheggiatore abusivo commette un reato sia quando impedisce fisicamente l’accesso al parcheggio, sia quando costringe l’utente a pagare per un servizio che dovrebbe essere gratuito.
La giurisprudenza della Suprema Corte In molte sentenze ha confermato le condanne inflitte ai parcheggiatori abusivi, sottolineando la necessità di una rigorosa applicazione della legge per contrastare questo fenomeno.

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