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Scafati Arancione: “Il ripristino delle biodiversità e dei servizi eco sistemici” del fiume Sarno non passa per Scafati” Provincia e Regione 

Scafati Arancione: “Il ripristino delle biodiversità e dei servizi eco sistemici” del fiume Sarno non passa per Scafati”

Bando per il fiume Sarno, il gruppo Scafati Arancione critica l’amministrazione comunale per la mancata partecipazione. «In questi giorni è stato sottoscritto l’accordo di programma per la partecipazione al bando europeo “Horizon 2020 Framework programme” che permetterà un intervento importante da parte dell’UE per il ripristino delle biodiversità e dei servizi eco sistemici. La rivalutazione del territorio avverrà nei comuni che hanno aderito alla domanda: Striano (comune capofila), Nocera Inferiore, Poggiomarino, San Marzano, San Valentino Torio e Sarno – ricordano gli “arancioni” – Tra questi non risulta Scafati, pur essendo tra i comuni che subisce di più le problematiche del fiume Sarno, basti pensare agli olezzi estivi, gli sversamenti illeciti, l’aumento del numero di tumori e leucemie (il fiume Sarno è indicato come una probabile concausa) e non ultima la miriade di cantieri in corso per i lavori fognari che da quasi due anni non permettono la normale viabilità su via Martiri d’Ungheria». Quindi l’affondo: «Non troviamo alcun motivo plausibile per non partecipare ad un bando di questa importanza per la nostra città: sicuramente l’arrivo di fondi europei avrebbe potuto dare nuova linfa a tutte le azioni da effettuare per la salvaguardia del nostro amato fiume. L’attuale amministrazione comunale di Scafati, appena si insediò ormai quasi due anni fa, era partita col piede giusto, ma purtroppo solo a parole: dopo le tante promesse fatte alle tante associazioni virtuose presenti sul territorio scafatese durante i tavoli tecnici, non sono seguite le azioni». Scafati Arancione chiede dunque «impegno istituzionale serio e concreto a chi in questo momento riveste cariche pubbliche nella nostra città, non è pensabile mettere in secondo piano il principale problema del nostro territorio e non approfittare dei tanti fondi UE e regionali messi a disposizione».

 

 

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