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Pessolano: “Verde pubblico a Salerno, basta sperperi. Ora cambiare passo” Attualità 

Pessolano: “Verde pubblico a Salerno, basta sperperi. Ora cambiare passo”

“È il momento di dire basta agli sperperi di denaro pubblico nella gestione del verde pubblico, che è sempre più inadeguata rispetto alle esigenze di decoro della città”. Lo afferma il consigliere comunale di Oltre Donato Pessolano. “Ad essere a dir poco pessima è, in particolar modo, la tenuta delle alberature, ancor più, delle aiuole. In numerosi quartieri, sia periferici che centrali della nostra città, infatti, si verificano situazioni che non sono soltanto espressione di una scarsa cura del patrimonio arboreo ma che, in alcuni casi, mettono addirittura a rischio la sicurezza dei cittadini, soprattutto degli anziani.

Agli alberi, infatti, non viene garantito abbastanza spazio all’interno delle aiuole, nonostante i parametri nel corso del tempo, siano diventati sempre più stringenti. Il risultato è che spesso le radici si impossessano dei marciapiedi e della sede stradale, con le aiuole, ovviamente, distrutte: tutto questo è foriero di problemi per la vivibilità della nostra città, e compromette, notevolmente, le passeggiate in sicurezza di cui avrebbero diritto i nostri anziani, i nostri bambini ed anche i cittadini diversamente abili. Una situazione, questa, che è sfociata in molti casi in contenziosi che comportano ulteriori gravami – evitabili – per le casse comunali”. “Sarebbe utile, e i tecnici di Palazzo di Città certamente sapranno compiere le scelte più adeguate in tal proposito – conclude Pessolano – impiantare specie arboree le cui radici siano meno invasive, liddove possibile, oltre al rifacimento delle aiuole e della sede stradale, quando appaia ormai irrimediabilmente dissestata, e garantire, così, di riflesso, anche maggiore sicurezza ai nostri concittadini. Non si può continuare a perseverare con soluzioni tampone che non sono risolutive e che sono, spesso, attuate dall’Ufficio Manutenzione. Lo sviluppo di una nuova Salerno passa anche dal rapporto armonico tra uomo e ambiente, che in questa città purtroppo si è perso da tempo più che in altri contesti”.

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