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Gasolio di contrabbando, è allarme a Salerno e Napoli Cronaca Economia 

Gasolio di contrabbando, è allarme a Salerno e Napoli

Gasolio di contrabbando, le provincie di Napoli e di Salerno al centro di un traffico internazionale che riguarda Portogallo, Spagna, Slovenia, Bulgaria, Romania, Croazia, Slovacchia, Repubblica Ceca, Ungheria, Polonia e Malta. Due i raggiri messi in campo dalle menti pensanti che sono in molti casi nel Napoletano dove ci sono depositi fiscali di carburante mentre altri sono nell’Agro nocerino, a Cava de’ Tirreni e nella zona sud di Salerno. Uno dei sistemi è quello del transito del gasolio dall’estero. L’Agro nocerino è addirittura considerato il triangolo delle Bermude delle autobotti di gasolio in transito per l’Italia. Dalla Spagna, ad esempio, i tir con carburante partono verso l’Europa dell’Est o paesi del Mediterraneo. Dovendo transitare per l’Italia entrano nel Belpaese per poi riuscire con carichi che non pagano l’Iva e delle altre accise, dovute nello stato di arrivo. Lo stesso accade con i carichi provenienti dalla Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria e diretti in paesi del Mediterraneo. Giunti in Italia, le autobotti si avviano nel Vesuviano e nell’Agro Nocerino e spariscono finendo per rifornire molti distributori di varie provincia campane. L’altro sistema vede protagonista società intermediarie che acquistano benzine dai depositi costieri napoletani sostenendo di essere creditrici di Iva in quanto normali esportatori. Acquistando senza pagare l’imposta, gli intermediari vendono i carburanti a prezzi bassi ad alcune compagnie (molte dell’Agro nocerino o nella zona sud di Salerno, tra Pontecagnano, Eboli e Campagna) o allo stesso prezzo medio ma con successivi premi talmente alti da incidere favorevolmente sui costi finali. Non è un caso che la provincia di Salerno e in particolare l’Agro siano oggi epicentro di questi traffici. Alcuni anni fa, l’area nord del Salernitano era la patria delle importazioni senza pagare le accise di oli lubrificanti da tutta Europa. Decine di operazioni di diverse procure e della guardia di finanza stroncarono il traffico e molti degli imprenditori che all’epoca erano coinvolti si sono trasferiti anche in Spagna, dove operano sempre nel settore degli oli minerali e dei carburanti. Le organizzazioni internazionali oggi vedono protagonisti alcuni di quegli attori in Europa di quel contrabbando di oli lubrificanti un tempo con base nell’Agro nocerino. Fonte: la Città di Salerno

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