You are here
Sversamenti illeciti e nocivi nei pressi del fiume Irno, le accuse degli ambientalisti: “Basta scempio” Attualità Primo piano 

Sversamenti illeciti e nocivi nei pressi del fiume Irno, le accuse degli ambientalisti: “Basta scempio”

Valle dell’Irno e fiume Irno: l’ennesimo rischio di scempio ambientale consumatosi nella notte tra sabato e domenica!

“Il Comitato e l’Associazione “Salute e Vita”, all’indomani dell’incidente che ha visto riversarsi in maniera incontrollata sostanze inquinanti e pericolose, utilizzati più di vent’anni fa dalle MCM e conservati a tutt’oggi nei capannoni adiacenti al centro commerciale Le Cotoniere, si ritrovano a dover constatare ancora una volta la totale assenza di controllo del territorio da parte delle Istituzioni e degli enti preposti. In attesa che venga fatta luce su tutte le responsabilità di questo ennesimo scempio ai danni della comunità e che vengano resi noti i rilievi dell’Arpac, desideriamo fare alcune riflessioni. La prima è che l’altra notte si è scongiurata una grave emergenza ambientale dal momento che lo sversamento ha riguardato il fiume Irno, zona d’interesse comunitario (zona SIC), e il mare di Salerno. La seconda è che questa vicenda, così come quella relativa alla mancata delocalizzazione delle Fonderie Pisano, dimostra il fallimento delle scelte operate nel 2003 con la madre delle varianti urbanistiche e nel 2006 con il PRG, dal Consiglio Comunale di Salerno, che ha trasformato l’area da industriale a residenziale e autorizzato il raddoppio degli indici di edificabilità all’imprenditore Lettieri ma che non ha vigilato sulla bonifica dell’area in questione. Purtroppo una simile premialità è stata concessa nel 2006 anche alla proprietà Pisano, senza di fatto far fermare l’attività che a tutt’oggi continua a rendere la vita un inferno alla popolazione . L’area delle MCM, scopriamo oggi, nascondevano delle vere e proprie bombe ecologiche. A distanza di vent’anni ci sentiamo di dire all’ex sindaco e ora governatore De Luca che l’area di Fratte continua ad essere mortificata e martoriata, con una fonderia che procura un danno esiziale e un centro commerciale sorto in un’area non bonificata e sicuramente possiamo affermare che tante responsabilità devono essere addebitate alle scelte effettuate dalla politiche che negli ultimi 20 anni si sono realizzate grazie proprio al governatore De Luca.

Chiediamo con determinazione che la Magistratura faccia chiarezza su questo incidente e si verifichino tutte le responsabilità di imprenditori, Enti preposti al controllo e amministratori”, scrive  il Comitato e Associazione Salute e Vita con il Presidente Lorenzo Forte.

scritto da 







Related posts