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Spotify ti banna se usi un ad-block Italia e Mondo 

Spotify ti banna se usi un ad-block

La maggiore differenza tra la versione a pagamento di Spotify e quella gratuita sta nella pubblicità. Totalmente assente nella prima versione, Spotify gratis invece “ripaga” l’ascolto da parte degli utenti grazie alle inserzioni pubblicitarie che fanno capolino ogni due o tre tracce musicali riprodotte. Un modello di business sin troppo invasivo, per alcuni utenti, che hanno provato ad aggirarlo.

Sfruttando alcune estensioni o versioni del client Spotify appositamente modificate, alcuni milioni di utenti (due, secondo gli ultimi dati diffusi dalla stessa azienda svedese) riescono a bloccare le inserzioni pubblicitarie, riuscendo così ad ascoltare la musica su Spotify senza interruzioni. Si tratta di veri e propri ad-block per Spotify che, di fatto, trasformano la versione gratuita del servizio di streaming musicale in qualcosa di molto affine alla versione a pagamento (se non proprio identico).

Visto il gran numero di utenti che fa uso di questa tattica (il 2% circa della base degli utenti gratis di Spotify), l’azienda svedese ha deciso di utilizzare il pugno duro per arrestare il fenomeno. Da tempo Spotify impiega sistemi automatizzati in grado di individuare gli utenti che utilizzano ad-block e tecnologie simili per aggirare le interruzioni pubblicitarie di Spotify gratis. L’obiettivo dichiarato è individuare quegli utenti che infrangono le condizioni d’utilizzo del servizio e ricondurli sulla “retta via”.

Con le nuove condizioni d’uso, che entreranno in vigore dal 1 marzo 2019, Spotify invierà agli utenti truffaldini un messaggio di posta elettronica con il quale chiederà di non utilizzare più sistemi per aggirare gli annunci pubblicitari. Nel caso in cui l’avviso dovesse passare inascoltato e gli utenti continuassero a utilizzare ad-block per Spotify, i loro account sarebbero bannati per sempre. Insomma, se non ascolti la pubblicità e hai un account Spotify gratis, rischi di venir bannato per sempre dal servizio. (fonte: tecnologia.libero.it)

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