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Salerno, De Luca: servono fondi del Governo per il Duomo Attualità Primo piano 

Salerno, De Luca: servono fondi del Governo per il Duomo

“Problemi strutturali al Duomo di Salerno così come in tante chiese del salernitano e campano. A lanciare l’allarme il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, intervenuto ieri a Cava de’ Tirreni all’inaugurazione del parco urbano “La Città Europea” realizzato sul trincerone ferroviario”. Il presidente De Luca non ha risparmiato attacchi al governo nazionale sul fronte dei fondi di sviluppo e coesione. «Siamo di fronte ad una posizione irresponsabile del governo, sarebbe stato doveroso per il governo firmare il primo accordo di coesione con la Regione Campania, per ragioni oggettive: siamo la più grande regione del sud, la seconda in Italia, siamo l’area di sofferenza sociale più vasta d’Europa. Un governo serio avrebbe avvertito il dovere di firmare l’accordo per l’uso dei fondi europei, con la prima regione che doveva essere la Campania scrive le Cronache oggi. Siamo di fronte ad atteggiamenti meschini che alla fine sconfiggeremo anche con le nostre battaglie – ha detto il governatore De Luca – Oggi siamo impegnati su due fronti, contro l’autonomia differenziata che significa la morte del sud e contro il sequestro dei fondi di sviluppo e coesione e parliamo di 7miliardi di euro che servono per opere stradali, opere di protezione del territorio, opere di riqualificazioni di edifici religiosi: il Duomo di Salerno ha problemi statici e tante strutture religiose sono bloccate come è bloccata la programmazione culturale come il festival di Ravello, il festival di Giffoni, il teatro San Carlo, il Verdi. Un atteggiamento di totale irresponsabilità da parte del governo ma noi abbiamo la testa dura e lo stomaco forte». L’inquilino di Palazzo Santa Lucia ha poi chiarito che «quando parliamo di sanità non si dice mai che la Campania è quella che riceve meno risorse di tutte in Italia, ci derubano di duecento milioni di euro l’anno ed è la Regione che ha meno medici e meno posti letto in Italia perché dopo dieci anni di commissariamento non hanno ritenuto di applicare il riparto del fondo nazionale in maniera corretta. Tutto ciò che facciamo qui è un miracolo, nel periodo del covid abbiamo fatto un doppio miracolo. Abbiamo approvato un atto aziendale, prevediamo investimenti importanti su Cava, Nocera, su tutte le nostre strutture e pensiamo di dare una destinazione specialistica all’ospedale di Scafati; a Salerno se non ci fosse stato ricorso al Tar avremmo già aperto il cantiere sul nuovo ospedale Ruggi perché il vecchio, dopo cinquant’anni, è in condizioni un po’ precarie. Siamo impegnati in un programma di edilizia ospedaliera con interventi importanti, al massimo delle risorse finanziarie, mediche e della resistenza fisica che abbiamo», ha aggiunto.

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