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Ricciardi, il sogno di un giovane artista: “Tutelare il patrimonio musicale italiano” Lifestyle 

Ricciardi, il sogno di un giovane artista: “Tutelare il patrimonio musicale italiano”

20 anni, ma idee già molto chiare. Un esempio da seguire per tanti ragazzi affinché non smettano mai di credere nei loro sogni. La storia che raccontiamo oggi è quella di Michele Ricciardi, giovane salernitano che ha deciso di appendere le proverbiali scarpette al chiodo per dedicarsi completamente alla musica. Al netto della giovane età, Michele ha già vissuto una serie di esperienze che lo hanno forgiato professionalmente e – soprattutto – umanamente. Dalla delusione post reality, laddove il criterio di meritocrazia non è sempre centrale, alla scelta dell’agenzia Edimprend di puntare su di lui per il Gran Galà “Since 1992” passando per un rapporto sempre più stretto con un pubblico che lo segue già con grande affetto. La nostra redazione ha avuto il piacere di intervistarlo, a testimonianza di quanto ci teniamo a far conoscere alla città e alla provincia i talenti emergenti del nostro territorio:

Come nasce la passione per la musica?

“Direi quasi per caso. Tutto nacque un giorno a casa di mia nonna, laddove un vecchio giradischi riproduceva canzoni di Dorelli, Sinatra, Franck Martin e altri artisti di altissimo livello. Fu una sorta di colpo di fulmine, sentii dentro di me la voglia di cimentarmi nell’arte della musica classica. Fino al 2020 giocavo a calcio, avevo effettuato anche un provino per il Milan e credevo che quella potesse essere la mia strada. Durante il periodo del covid sono cambiante molte cose…”

E’ in quei mesi che hai deciso definitivamente di dedicarti alla musica piuttosto che allo sport?

“E’ stato un periodo difficilissimo. Per tutti. Io ne ho sofferto, ma ho lavorato su me stesso per capire realmente in quale percorso volessi cimentarmi. Il calcio mi ha regalato delle belle emozioni, ma la musica era ormai il mio pensiero fisso e ho dedicato tutto me stesso per affinare le mie potenzialità. Grazie al maestro Biagio Pizzuti ho acquisito una impostazione lirica, poi col maestro Francesco Ruocco ho ampliato le mie competenze cantando brani jazz, blues e pop. Cambiare l’impostazione della voce è una tecnica che consente di essere artisti piuttosto completi e versatili”.

Raccontaci un po’ queste prime fasi della tua carriera…
“Nel maggio del 2023 ho sostenuto l’esame presso il conservatorio Martucci di Salerno come cantante jazz, la maestra era Emilia Zamuner. Su suggerimento del professor Ruocco decisi di rifiutare l’ammissione. Poi mi sono imbattuto nel mondo dei reality show e non è stata una bella esperienza”.

Cosa è successo?

“Voglio cogliere l’occasione di quest’intervista per esprimere tutto il mio fastidio per un sistema in cui pare che la meritocrazia passi in secondo piano e che siano altri i criteri che consentono ad un artista di arrivare fino in fondo. Andai a Milano, trasmissione X-Factor, e superai due step. Poi le cose sono andate diversamente. A mio avviso nei talent show tengono conto di altri fattori: forse si va più a caccia del personaggio che va forte sui social piuttosto che di un potenziale bravo cantante. L’importante è non perdere mai la fiducia nei propri mezzi”.

Quali sono i progetti per il futuro?

“Anzitutto mi piacerebbe trovare una casa discografica o un manager che credano in me. In secondo luogo sogno di riportare nelle televisioni la vera musica italiana. Magari in veste di artista e conduttore. Molti musicisti di altissimo livello purtroppo non ci sono più, altri sono a fine carriera e c’è il rischio che le nuove generazioni crescano senza conoscere quei capolavori che invece hanno accompagnato la vita delle nostre famiglie. Immaginarmi nelle vesti di direttore artistico che preserva il patrimonio del passato mi suscita forti emozioni”.

Quali sono i prossimi spettacoli in programma?

“Il prossimo 21 dicembre sarò ospite del Gran Galà di Popolo Sportivo e canterò diversi brani del mio repertorio. Intendo ringraziare il direttore Giuseppe Noschese e l’amico Pasquale Lomuscio che hanno inteso darmi questa opportunità. Aggiungerei Salvatore Venturini, figlio del grande Bruno e persona che ha contribuito all’organizzazione della serata. Il 28 dicembre mi esibirò a Pontecagnano, Piazza Risorgimento, in uno spettacolo mix tra musica e danza. Vorrei menzionare anche il “Salotto del Mare” ubicato presso la Stazione Marittima, luogo ideale per permettere ai giovani del territorio di esprimersi in un contesto di grande qualità. E’ uno dei pochi night club che propone musica dal vivo di alto livello”.

Gaetano Ferraiuolo

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