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Medico arrestato a Salerno, la figlia di un paziente: “Pagammo 14mila euro per un intervento, mio padre morì 5 giorni dopo” Attualità Primo piano 

Medico arrestato a Salerno, la figlia di un paziente: “Pagammo 14mila euro per un intervento, mio padre morì 5 giorni dopo”

Inchiesta che ha portato agli arresti domiciliari il medico della clinica Tortorella Carmine Napolitano. Tra i pazienti deceduti c’è A.C., classe ’33, che si rivolse al chirurgo Napolitano quando ancora era in servizio all’ospedale Ruggi. «Dopo una visita specialistica, mi fu detto che mio padre doveva essere operato quanto prima – dirà la figlia agli inquirenti – Trascorsi dieci giorni, il chirurgo mi contattava per dirmi che aveva lasciato il Ruggi ed aveva iniziato a lavorare presso la clinica Tortorella. Ed in considerazione che mio padre era bisognevole di un intervento urgente e non si poteva attendere la lista di attesa, per tale motivo consigliava di eseguirlo a pagamento. Nel contempo mi informava che avrebbe applicato la tariffa minima che era di 14mila euro…». Il paziente fu operato nel mese di novembre di tre anni fa. Cinque giorni dopo, l’uomo che aveva 84 anni, cominciò a stare male finché morì, ma al Ruggi dove le figlie avevano preteso fosse trasferito perché la clinica non aveva un reparto di Rianimazione. «Nel contesto, voglio precisare – aggiunse la figlia – che il dottor Napolitano mi consigliava di cancellare mio padre dalla lista di attesa del San Leonardo poiché lui non si sarebbe fatto operare nemmeno un dito presso quella struttura». Per i consulenti della Procura, nel caso dell’84enne e sulla base della documentazione presente nella cartella clinica-scrive la Città-, non vi era nessuna indicazione di un intervento chirurgico e soprattutto non radicale». Per gli stessi consulenti, il comportamento professionale del professor Napolitano «è risultato imperito ed imprudente sia nella fase decisionale che operativa».

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