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Confesercenti: imprese e mercati le multe di Eboli emblema di una burocrazia che soffoca le imprese Provincia Provincia e Regione 

Confesercenti: imprese e mercati le multe di Eboli emblema di una burocrazia che soffoca le imprese

“Ha fatto scalpore il recente “bliz” da parte della polizia municipale di Eboli nei confronti degli operatori del commercio su suolo pubblico, multati senza “batter ciglio”  con sanzioni amministrative individuali da 400 euro.

È questa una dimostrazione palese di come la burocrazia, gli eccessi  di burocrazia, ma anche la poca attenzione verso i settori maggiormente penalizzati dalla pandemia, possano provocare ingenti danni e determinare purtroppo anche la fine di alcune piccole attività economiche.

Non usa mezzi misure il presidente provinciale di Confesercenti Salerno Raffaele Esposito, questo utilizzo eccessivo degli strumenti amministrativi per  ledere gli interessi di una categoria fondamentale della nostra storica associazione, quella degli ambulanti, deve finire.

Bene hanno fatto, prosegue il Presidente Esposito,  i  colleghi Pietrofesa e Santimone rispettivamente presidente Anva Confesercenti provinciale e presidente zonale della città di Eboli a sollevare il problema, siamo stufi di dover rincorrere il provvedimento amministrativo “last minute” o piuttosto l’impreparazione del burocrate locale di turno, o peggio ancora il  mancato o tardivo  raccordo amministrativo tra  i vari uffici,  tutti “mancati” provvedimenti che puntualmente penalizzano le cosiddette categorie minori, etichetta che non riconosciamo perché le attività che tuteliamo rappresentano il cuore pulsante delle nostre comunità e delle nostre città.

Dietro il nostro impegno territoriale, prosegue il presidente  Esposito, ci sono giornate di ragionamenti e dialogo con le istituzioni, a volte fino a tarda  notte, per far prevalere le regole del buon senso, mercati chiusi ma GDO della distribuzione alimentare aperta sempre, negozi di vicinato chiusi ed  i giganti  del web con zero tasse pagate in Italia  sempre pronti agli affari,  pubblici esercizi chiusi tra cui bar,  ristoranti e similari e negozi alimentari e  grossi marchi delle vendite  che incassano mediamente il 30% in più, insomma siamo stanchi, siamo esausti e ci appelliamo con tutto il rispetto istituzionale alla consueta sensibilità  di S.E.  il Prefetto di Salerno  Francesco Russo per una rapida interlocuzione con gli enti locali al fine di invitarli ad un maggiore attenzione, rispetto  e controllo  da parte delle autorità competenti, delle varie ordinanze regionali,  DL e DPCM. Capiamo anche noi il momento storico,  difficile per tutti,   la nostra azione vuole essere un invito alla maggiore concertazione ed al  dialogo con le associazioni di categoria che sono sempre aggiornate, anche tecnicamente attraverso le strutture regionali e provinciali, e disposte a coadiuvare  il lavoro, sempre più difficile,  degli enti locali.

Dopo più di un anno di pandemia con i ristori ed i sostegni insufficienti, anche se  frutto di un impegno giornaliero delle associazioni di categoria e che dovranno per questo  essere rifinanziati, è il momento per imprese ed operatori mercatali di non avere più sul groppone  ulteriori balzelli e limitazioni.

Oggi è il momento della solidarietà della visione di una vera ripartenza e di una visione che possa infondere fiducia.

La nostra organizzazione, conclude il presidente Esposito, a breve sarà in piazza, è questa la  volontà  scaturita dai ragionamenti nell’ambito della nostra ultima presidenza nazionale, scenderemo nelle  piazze delle nostre città perché anche con il nuovo governo il cambio di passo, tanto atteso, non c’è stato ed è giusto far sentire oggi, dopo mesi di ossequioso e rispettoso dissenso ordinato,  la nostra voce, composta dignitosa ma ormai non più silenziosa. Chiediamo sostegni adeguati e non briciole, una campagna di vaccinazione con al  centro gli imprenditori e gli esercenti che così potranno ripartire, così come stiamo dicendo per primi da Gennaio scorso, e protocolli operativi per riaprire subito le attività senza troppe lungaggini ed attese.

Ambulanti, fieristi, stabilimenti balneari, pubblici esercizi, piccoli negozi del commercio, imprese turistiche e tutte le altre categorie cosiddette dimenticate hanno voglia di gridare adesso,  non più in maniera silente, in piazza tutta la loro disperazione.

Noi saremo come sempre al loro fianco”. 

 

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