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Carabiniere infedele, patteggia la pena: condannato a 6 mesi Provincia e Regione 

Carabiniere infedele, patteggia la pena: condannato a 6 mesi

Sei mesi di reclusione, pena sospesa, per un carabiniere che violava il sistema informatico. Per ben trentatré volte, il militare era entrato nello Sdi, il sistema di indagine, cioè la banca dati delle forze dell’ordine, dove vengono archiviati le notizie relative alle pendenze ed ai reati di tutti i cittadini.

Il carabiniere vi era entrato senza la necessaria autorizzazione, in primis senza alcuna indagine che potesse giustificare le sue connessioni abusive. Pur essendo un militare, dunque, aveva infranto la legge. Da qui è nata l’indagine che ha poi portato al processo da poco concluso al tribunale di Salerno con la condanna in primo grado. Attraverso il suo avvocato di fiducia, il carabiniere ha scelto un rito alternativo. Così il processo si è svolto senza testimoni. La pena – scrive la città – è stata patteggiata e sospesa. Condanna ridotta secondo quanto previsto dalla legge per chi ammette le proprie responsabilità. Il carabiniere, a quanto è trapelato, non perderà il posto di lavoro.

A Salerno si è celebrato il processo di primo grado. Nel frattempo, però, il militare è stato trasferito in un’altra caserma, a Eboli non svolgerà più attività. Il trasferimento era già avvenuto mesi fa motivandolo con un “provvedimento disciplinare”. Ora il militare avrà un altro incarico, in altra sede. Non è dato sapere per quali fini il carabiniere si fosse introdotto nello Sdi e avesse consultato i profili di tante persone. Né se dal sistema di indagine avesse “sconfinato” nelle altre banche dati interforze acquisendo ulteriori informazioni senza la necessaria autorizzazione.

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