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ANCHE CON RIFIUTI SI FANNO TRAFFICI ILLECITI CHE LI TRAMUTANO IN ORO L'Avvocato risponde 

ANCHE CON RIFIUTI SI FANNO TRAFFICI ILLECITI CHE LI TRAMUTANO IN ORO

Nella recentissima cronaca del nostro giornale, la notizia di interventi delle Forze dell’Ordine e della Magistratura, per tentare di porre un freno all’illecito traffico di rifiuti, che crea canali di facile guadagno per le associazioni criminali, coinvolgendo Ambiente e Salute Pubblica della comunità!

Insieme all’avvocato Simone Labonia, un rapido commento giuridico.

Come abbiamo specificato, il traffico illecito di rifiuti con l’estero costituisce un grave problema che minaccia l’ambiente e la salute pubblica, oltre a alimentare fenomeni di corruzione e criminalità organizzata.

Le fattispecie di reato che si configurano in questo contesto sono molteplici: lo smaltimento illecito di rifiuti, anche tossici, viola le leggi nazionali e internazionali in materia ambientale, ed è quasi sempre accomunato alla falsificazione di documenti, per nascondere la natura illecita dei rifiuti o per ottenere l’autorizzazione a trasportarli.

Quasi sempre può coinvolgere gruppi criminali organizzati a livello transnazionale, che gestiscono l’intero processo, dalla raccolta alla smaltimento, spesso infiltrandosi nelle istituzioni e corrompendo funzionari per ottenere le necessarie autorizzazioni.

Talvolta, anche politici corrotti possono favorire o coprire attività illegali legate al traffico di rifiuti in cambio di favori di scambio o finanziamenti illeciti.

La normativa e le leggi vigenti che disciplinano questo ambito sono principalmente rappresentate dalla legislazione in materia ambientale e penale, nonché dai trattati internazionali che regolano il trasporto transfrontaliero di rifiuti, come la Convenzione di Basilea.

Nel codice penale italiano, le disposizioni relative al traffico di rifiuti sono contenute principalmente negli articoli che trattano i reati contro l’ambiente e la salute pubblica (cfr.256-bis e 452-bis c.p.).

Le forze dell’ordine sono incaricate di condurre controlli e indagini per contrastare questo tipo di attività criminale, lavorando in collaborazione con le autorità ambientali e le istituzioni internazionali, e sono organizzate con “nuclei speciali”, finalizzati ad interrompere la catena di malaffare.

Una sfida complessa, dunque, che richiede una stretta collaborazione tra Stati, un rafforzamento delle normative e una maggiore vigilanza da parte delle autorità competenti, per proteggere l’ambiente e contrastare un settore della criminalità organizzata che crea danni inimmaginabili, al solo scopo di prodursi illeciti profitti.

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