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Aldo Valiante, un Dc in azione Attualità 

Aldo Valiante, un Dc in azione

LA NOTA

di Salvatore Memoli

Appena qualche giorno fa, il 27 dicembre di 21 anni indietro, terminava la giornata terrena di un amico che ho sempre stimato ed apprezzato: Aldo Valíante. Comincio da lui un mio proposito di ricordare gli amici con cui ho fatto politica e militato nella Democrazia Cristiana. Conobbi Aldo in anni lontani, era un instancabile organizzatore della campagna elettorale parlamentare di suo fratello Mario.

Tra i due si completavano bene i tratti comportamentali e le relazioni umane. Tanto riflessivo, riservato, immerso in un fecondo pensiero umano e giuridico, il parlamentare Mario, quanto dinamica, pungente, pragmatica, efficace e coinvolgente l’azione politica di Aldo che faceva della sua giornata un momento di incontro con tutti e di testimonianza del suo credo democristiano. Aldo Valiante é stato un vero amico, fin dai primi contatti tra noi mi trattava come una persona importante, mi responsabilizzava, mi faceva sentire parte di una squadra che aveva bisogno di tutti. Ricordo le sue visite a casa mia a Montesano Scalo durante le campagne elettorali e lo stupore malcelato con cui prendeva atto del risultato elettorale per il fratello Mario, nelle mie zone del Vallo di Diano. Una volta il risultato fu tanto eclatante che Mario Valiante volle ringraziarmi e presentarmi a tutti i suoi amici con parole che mi emozionarono. Per molto tempo Aldo é stato la controfigura del fratello, uno che manteneva il contatto con la realtà, con la sua vita quotidiana, che lo vedeva eccellere nel suo lavoro nelle Poste Italiane di cui fu Direttore di Salerno, sindacalista provinciale apprezzato della Cisl, presidente del Dopolavoro aziendale. Il suo dinamismo era simile ad una macchina operosa di consenso, con risultati che conseguiva con naturalezza per la presenza accanto alle persone, per la umanizzazione di tutti i rapporti, per la dimensione di Dirigente, intelligente ed efficace, in qualsiasi situazione sottoposta alla sua valutazione. Sono stato sempre fiero dell’amicizia di Aldo ed egli mi ha ricambiato con la sua capacità di ascolto, in tutti i momenti che lo contattavo. Nel 1980 si candidò al Consiglio Comunale di Salerno, ovviamente sostenuto da me con fierezza. Eletto per un decennio, lo ritrovai mio collega in Consiglio Comunale nel 1985. In quella veste politica, ha dato prova di serietà, capacità, coerenza da Assessore ai Lavori Pubblici, Urbanistica, Polizia Urbana, Vice Sindaco nella Giunta Clarizia. Gestì da par suo l’emergenza del terremoto, mostrando tutta la sua managerialità e la sua umanità alle migliaia di cittadini che incontrava ogni giorno, durante le fasi terribili dell’organizzazione dei soccorsi. Aldo é stato benvoluto dai suoi colleghi, sapeva rapportarsi alla Democrazia Cristiana ed ai suoi Dirigenti con compostezza e collaborazione. La vita gli ha dato grandi soddisfazioni con la famiglia ed in particolare i suoi apprezzati figli Gianfranco, Sindaco di Baronissi, consigliere Regionale, Dirigente delle Poste, Mario avvocato brillante e studioso del diritto, Maurizio neo Prefetto della Repubblica, Annarita Avvocato dello Stato. Di questo uomo dedito alla famigliaci lavoro ed alla politica non si può dimenticare la sua viva considerazione del valore dell’amicizia. Sono testimone della sua benevolenza e della sua attenzione per me.Anche quando irruppe nell’aula consiliare di Salerno inveendo contro di me, Pucci, Siano ed il figlio Mario, per aver dato il nostro voto alla nascita  della Giunta De Luca, capii la sua delusione. ” Siete quattro falliti…”, gridò con veemenza, ovviamente allertato da qualche telefonata interessata. Salvo a dirmi, poco tempo dopo, con affetto ” scusami tu non sei un fallito, fallito é il partito che non capisce i tempi che viviamo!” Quell’abbraccio lo conservo con nostalgia e responsabilità, mi rinsaldò per sempre nella tradizione di una militanza politica democristiana, a cui sono rimasto fedele, mentre altri personaggi hanno trasformato quelle aperture in opportunità per le loro carriere. Ho partecipato con commozione alla titolazione a suo nome di una strada cittadina voluta dall’Amministrazione Comunale di Salerno e dal Sindaco Napoli. Quella mattina ebbi la sensazione che si concludesse un ciclo della vita di Aldo ma la certezza mi guida sul sentiero di memorie che permetteranno di raccogliere altri meriti di un uomo la cui vita piena di impegni fu dedicata interamente agli altri, attraverso la politica

TESTO INTEGRALE RACCOLTO DA CRONACHE DEL SALERNITANO A FIRMA DI SALVATORE MEMOLI

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