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ADDIO REDDITO DI CITTADINANZA E BENVENUTO ASSEGNO DI INCLUSIONE L'Avvocato risponde 

ADDIO REDDITO DI CITTADINANZA E BENVENUTO ASSEGNO DI INCLUSIONE

Al di là ed al di sopra delle barricate politiche, da cui partono azioni bellicose e contrattacchi ugualmente furiosi, cerchiamo di entrare con animo pacifico in quelle che sono le variazioni all’ormai tanto vituperato Reddito di Cittadinanza, da alcuni osannato un tempo come provvedimento che poneva fine al problema della povertà in Italia, da altri indicato come una delle cause principali della nostra involuzione economica.
Chi è contro, vede chiari anche i danni sociali derivanti da una scelta esclusivamente politica e, per molti, dettata solo dalla volontà di creare un cospicuo portafoglio di voti elettorali.
Le due ottiche di lettura di quello che è stato uno dei più osanati e contrastati provvedimenti del governo, come al solito, fanno perdere la cognizione della “realtà vera”, circondando con un’alea di incertezza, chi vorrebbe crearsi un’idea chiara sull’argomento.

Ma evitiamo valutazioni politiche che non ci competono e diamo uno sguardo al futuro, mettendo un velo su tutto ciò che il passato ha prodotto.

Le misure sostitutive prenderanno il via nel 2024, sono nate con decreto legge 48/2023 e con legge di conversione 85/2023, in Gazzetta Ufficiale dal 3 luglio 2023: esse prevedono alcune sostanziali modifiche.

La legge intravede due diverse formule di sostegno all’indigenza ed alle problematiche sociali.

La prima, è il nuovo Assegno di Inclusione, per i nuclei familiari cosiddetti fragili, e ad impostazione molto simile al Reddito di Cittadinanza.
La seconda misura, temporanea, è il “supporto per la formazione ed il lavoro”, per €350 mensili e per chi non rientra nelle categorie svantaggiate, con una durata massima di 12 mesi.
Sarà sempre l’INPS ad erogare il contributo, tramite un’aggiornata piattaforma telematica, mentre per la gestione delle attività di orientamento e formazione al lavoro, verrà attivato un nuovo sistema informatico, condiviso da ministero, regioni, enti locali ed ANPAL.
Il contributo sarà distribuito con la Carta di Inclusione Elettronica che consentirà, (diversamente dal rdc), anche prelievi in contanti e bonifici per il pagamento dell’affitto. Questo provvedimento durerà 18 mesi, con possibili rinnovi di 12 mesi, ed è riservato ai nuclei familiari che abbiano disabili, minorenni o superiori agli anni 60.
I beneficiari, (a differenza del rdc), non dovranno essere sottoposti a misure cautelari o di prevenzione, né avere sentenze definitive di condanna, anche con patteggiamento: l’ISEE dovrà essere non superiore ad €9360, mentre gli ulteriori requisiti sono molto simili ai precedenti.
Altra importante novità: non ci deve essere nel nucleo familiare un componente che si sia dimesso dal posto di lavoro, se non per giustificati i motivi.

Per maggiori informazioni è possibile richiedere la consulenza specifica dei legali dello Studio Legale Labonia.

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