Capaccio/Paestum, 3 assoluzioni per un incidente mortale
Assolti per non aver commesso il fatto: imputate tre persone finite a processo per omicidio colposo. La sentenza è stata emessa dal Tribunale monocratico di Salerno. Stando alle accuse, i tre – nelle vesti rispettivamente di Rup del Comune di Capaccio per i lavori di metanizzazione, titolare dell’omonima ditta che stava effettuando i lavori da via Vittorio Emanuele a piazza Tempone e responsabile del cantiere, nel violare l’ordinanza comunale che aveva previsto il ripristino giornaliero del manto stradale, determinarono la morte di L.C. La vittima era in sella ad un Piaggio mentre percorreva la strada interessata ai lavori. Il fondo stradale era sconnesso, così l’uomo cadde, ferendosi gravemente. L’incidente si verificò a marzo 2016. L’uomo morì un mese dal ricovero, a causa di un ematoma subdurale post traumatico con edema celebrale. Le indagini individuarono quali responsabili potenziali coloro che avevano predisposto il cantiere: per l’accusa, scrive il Mattino, i tre non avrebbero vigilato sulla messa in sicurezza del cantiere. Il processo non ha provato, invece, la tesi dell’accusa. Si attendono le motivazioni per comprendere il ragionamento fatto dal tribunale. La vittima, giovane di 31 anni, era finita in una buca sull’asfalto causata, appunto, dai lavori per la metanizzazione.