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Zona rossa a Natale, De Luca: “Sono indignato, qui manca una decisione netta come in Germania” Attualità Primo piano 

Zona rossa a Natale, De Luca: “Sono indignato, qui manca una decisione netta come in Germania”

“Sono irritato e indignato perché nel nostro Paese non si riesce mai ad avere una misura chiara e che si continuano a prendere mezze misure di demagogia e che allungano i tempi della crisi. Prendano una decisione chiara e forte, come fanno altri paesi come la Germania”. A dirlo, il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca a margine
della consegna dei nuovi bus acquistati dalla Regione e consegnati presso la stazione marittima di Napoli. Sembra però ormai certa la decisione di Palazzo Chigi. La linea che il governo sembra aver seguito è quella che vede l’Italia zona rossa dal 21 dicembre al 6 gennaio per allontanare una terza ondata di contagi da coronavirus proprio all’inizio del nuovo anno. Di conseguenza, dal 24 al 27 dicembre e dal 31 dicembre al 3 gennaio tutta l’Italia potrebbe essere rossa, per un totale di 8 giorni. Il 28, il 29 e il 30 dicembre saremo invece gialli. Si deciderà tutto oggi, in un vertice tra Conte e i capidelegazione di maggioranza al termine del quale, molto probabilmente, sarà varata la nuova stretta anti-Covid. Continuano, però, le critiche all’atteggiamento del Governo e all’indecisione degli ultimi giorni. Non sembra esserci una linea chiara, definita e a Palazzo Chigi si alternano idee, proposte, opinioni, ma anche una grande confusione che sembra regnare sovrana. “E’ indecente anche l’algoritmo. La Regione più in difficoltà è il Veneto che è in zona gialla da sempre, ancora oggi. E’ possibile avere queste assurdità in un paese serio?”, ha detto Vincenzo De Luca. Duro anche sull’eventuale concessione alle persone anziane di andare in famiglia nei 2-3 giorni di feste: “Questo non è un atto di generosità, è un atto di idiozia e di irresponsabilità. Se facciamo venire nelle feste i nostri anziani, nella gran parte dei casi li condanniamo alle terapie intensive a gennaio. Gli atti di amore consistono oggi nel tenerli tranquilli a casa e nel non portarli nelle feste e nei cenoni, che in questo caso non sono atti di amore o generosità, ma di irresponsabilità verso i nostri anziani e i nostri cari“, ha concluso.

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