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Zimbabwe, colpo di Stato. L’esercito nega, ma Mugabe è in custodia Italia e Mondo 

Zimbabwe, colpo di Stato. L’esercito nega, ma Mugabe è in custodia

L’esercito dello Zimbabwe prende il potere”: l’annuncio delle Forze armate sui media di Stato sembra avvalorare questa ipotesi. E in effetti, con l’annuncio che il presidente Robert Mugabe è sotto protezione sembra davvero che sia in corso un golpe. A dare questa lettura il Financial Times e il New York Times. L’esercito ha annunciato di avere in custodia il presidente Robert Mugabe e la moglie Grace. “La loro sicurezza è garantita”, si afferma nella dichiarazione letta alla televisione da un portavoce delle forze armate, diffusa anche su internet. Le forze armate hanno annunciato fra l’altro che stanno proteggendo uffici governativi e strade della capitale. Oltre a sostenere che vengono presi di mira solo “criminali attorno” al capo di Stato e che una volta presi la situazione tornerà alla normalità, il messaggio letto da un portavoce si rivolge fra l’altro alla “magistratura” e afferma: “Quale braccio indipendente dello Stato siete in grado di esercitare la vostra autorità indipendente senza timore di essere ostacolati come è avvenuto con questo gruppo di individui”. “Agli altri servizi di sicurezza”, il messaggio chiede di “cooperare per il bene del nostro paese essendo chiaro che intendiamo affrontare” le “minacce per la sicurezza nel nostro paese perciò ogni provocazione avrà un’appropriata risposta”.

I militari in Zimbabwe hanno arrestato il ministro delle Finanze Ignatius Chombo nell’ambito della loro dichiarata caccia a “criminali” che hanno causato sofferenze al paese: lo riferisce il sito locale dell’Huffington Post citando una fonte del governo. Chombo è un personaggio di punta della fazione “G40” (Generation 40) del partito di governo Zanu-Pf, ricorda il sito. Il gruppo, guidato dalla consorte del presidente Robert Mugabe, Grace, secondo indiscrezioni accreditate da altri media stava lavorando per impedire che salisse al potere la “Lacoste Faction”, ossia i sostenitori del vicepresidente defenestrato Emmerson Mnangagwa (detto “il coccodrillo”). Il G40 voleva Grace come presidente.

L’ex vicepresidente dello Zimbabwe defenestrato la settimana scorsa e riparato all’estero, Emmerson Mnangagwa, ha elogiato l’intervento dei militari rivelando l’esistenza di una trattativa tra le forze armate e il presidente Robert Mugabe che avrebbe cercato di fermarli. “Salutiamo e applaudiamo il coraggio della nostra Zdf che, in maniera decisiva ha respinto concessioni dell’ultimo da parte di un dirigente il cui unico obbiettivo era di creare una dinastia familiare”, ha scritto Mnangagwa su Twitter. “Una fase di transizione guidata dall’esercito spianerà ora la strada a un’elezione libera, corretta e democratica”, ha aggiunto l’esponente detto “il coccodrillo”.







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