You are here
Ucraina, si stringe l’assedio della Russia. Colpito l’ospedale oncologico per bambini Attualità Primo piano 

Ucraina, si stringe l’assedio della Russia. Colpito l’ospedale oncologico per bambini

A tutte le unità è stato ordinato di avanzare in tutte le direzioni, in linea con il piano delle operazioni, dopo che l’Ucraina ha rifiutato di partecipare al processo negoziale”. Adesso l’invasione russa non ha più limiti, Kiev è sotto le bombe e in serata l’artiglieria di Putin ha colpito anche l’ospedale oncologico per bambini Okhmadyt della capitale, causando la morte di almeno un bambino e il ferimento di altri due. Tutte le unità è stato ordinato di avanzare in tutte le direzioni, in linea con il piano delle operazioni, dopo che l’Ucraina ha rifiutato di partecipare al processo negoziale”. Adesso l’invasione russa non ha più limiti, Kiev è sotto le bombe e in serata l’artiglieria di Putin ha colpito anche l’ospedale oncologico per bambini Okhmadyt della capitale, causando la morte di almeno un bambino e il ferimento di altri due. Secondo una onlus, però, il nosocomio non sarebbe stato colpito e il bambino sarebbe morto per le ferite riportate in un attacco bellico al di fuori della struttura sanitaria. Le offerte di dialogo di Mosca, sincere o tattiche che fossero, non ci sono più. “Più di 100 mila invasori sono sulla nostra terra”, ha annunciato drammatico il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che sui social continua a farsi vivo diverse volte al giorno con messaggi e video per ribadire la sua presenza a Kiev, ripetutamente messa in dubbio dalla velenosa propaganda russa. Un dispiegamento-monstre confermato anche dal Pentagono, secondo cui nelle ultime 24 ore sono state inviate decine di migliaia di truppe, richiamando anche i riservisti. La battaglia per Kiev è sempre più feroce. Dal pomeriggio di sabato, e fino a lunedì mattina, un coprifuoco totale trasformerà la capitale in una città fantasma: potranno circolare solo i militari e i civili arruolati con la mobilitazione generale. “Chi sarà trovato in strada, sarà trattato da nemico”, ha avvisato il sindaco Vitalij Klitschko, l’ex pugile che ha promesso di combattere e morire per la patria, se servirà. Mentre non si fermano la pioggia di missili anche sui palazzi e i raid d’artiglieria, il timore riguarda le infiltrazioni di sabotatori nemici, in una città sprofondata nel caos di un’esodo di massa a bordo degli ultimi treni in partenza. Secondo l’Unhcr, gli sfollati nei Paesi vicini in 3 giorni di guerra sono oltre 150 mila, più della metà in Polonia.

scritto da 







Related posts