You are here
Spread Btp-Bund sfiora 250, tasso vola al 3%. Bce conferma piano uscita Qe Italia e Mondo 

Spread Btp-Bund sfiora 250, tasso vola al 3%. Bce conferma piano uscita Qe

Lo spread Btp-bund balza dopo i primi scambi sfiorando i 250 punti base, fino a quota 249 da 233 di ieri, con un rendimento del decennale italiano tornato a un passo dalla soglia di guardia del 3%, al 2,97%. I mercati guardano al negoziato in corso sulla legge di bilancio e alle frizioni all’interno del Governo, in concomitanza con un asta di titoli di Stato fra Btp e Cct indicizzati all’Euribor per un totale di 5,25 miliardi di euro proprio oggi.

Apertura in rosso per le principali Borse europee. Milano è la peggiore ed ha avviato le contrattazioni in calo dello 0,66% a 21.503 punti, seguita da Francoforte, in perdita dello 0,46% a 12.329 punti. Male anche Parigi (-0,23% a 5.500 punti) e Londra che, dopo i primi scambi, cede lo 0,2 a 7.497 punti.

Apertura in calo per Piazza Affari. L’indice Ftse Mib ha avviato le contrattazioni in perdita dello 0,66% a quota 21.503 punti.

Bce conferma piano uscita Qe, ma nota più rischi – La Banca centrale europea conferma il piano di uscita dagli acquisti netti di titoli (il Qe) a partire da gennaio, in previsione di un’inflazione che “continuerà stabilmente a convergere verso il livello previsto” e di rischi per lo scenario delineato che rimangono “bilanciati”. Tuttavia – si legge nel bollettino economico – “hanno assunto maggior rilievo di recente le incertezze connesse al crescente protezionismo, alla vulnerabilità dei mercati emergenti e alla volatilità sui mercati finanziari”.

Dalla riunione della Bce lo scorso giugno, “i differenziali sui titoli di Stato hanno mostrato un certo livello di volatilità, in un contesto caratterizzato dal perdurare dell’incertezza politica in Italia”. Lo scrive la Banca centrale europea nel bollettino economico, notando specificatamente che “i differenziali delle obbligazioni sovrane italiane sono cresciuti in un contesto di rinnovate tensioni sul mercato” e che anche i bond di altri Paesi ne hanno risentito, “sebbene con intensità variabile”.

scritto da 







Related posts