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Spaccio di cocaina, condanna definitiva per il collaboratore di giustizia scafatese Provincia e Regione 

Spaccio di cocaina, condanna definitiva per il collaboratore di giustizia scafatese

Definitiva la condanna a carico del 45enne Francesco Fienga, scafatese, che dovrà scontare due anni e 10 mesi di reclusione per spaccio. La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso confermando così la decisione della Corte d’Appello di Salerno emessa il 5 luglio dello scorso anno. Una pena già scontata rispetto al rito abbreviato con cui l’attuale collaboratore di giustizia aveva archiviato la propria posizione nel processo di primo grado. Per lui anche 18mila euro di multa. Quella droga (cocaina) trovata in suo possesso e pronta per essere immessa sulle piazze di spaccio della città dell’Agro, sarebbe stata acquistata dalle mani di Giuseppe Alfano (che aveva patteggiato la pena ndr), scrivo i giudici della Corte di Cassazione. “Decine di grammi per volta che hanno stabilito l’abitualità del rapporto tra Fienga e il noto trafficante locale”. Nel primo grado con Fienga c’era anche un complice, pure lui condannato. Da ricordare che Francesco Fienga, alias Francuccio, ex marito di Veruska Muollo, è a processo in Corte d’Assise a Salerno per il dibattimento sugli omicidi di camorra avvenuti a Scafati agli inizi degli anni 2000 tra gli opposti clan in rotta di collisione per gli affari delle slot machine. L’accusa per lui e la sua ex è quella di aver custodito le armi che furono utilizzate da Valentino Mansi e Luigi Muollo (poi ucciso) per l’omicidio di Salvatore Ridosso piscitiello, per il quale viene indicato come mandante l’imprenditore e cugino dei Muollo, Ferdinando (o’ dentista, condannato in via definitiva e verso la scarcerazione per gravi motivi di salute).

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