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Spaccio di droga a Salerno: l’Antimafia chiude le indagini per 45 indagati Cronaca 

Spaccio di droga a Salerno: l’Antimafia chiude le indagini per 45 indagati

Chiuse le indagini sulla rete di spaccio di hashish e cocaina nella zona orientale di Salerno con succursale a Canalone. Sono 45 gli indagati dalla Dda di Salerno. A capo del gruppo, per gli inquirenti, c’era Raffaele Iavarone che aveva organizzato la rete di spaccio in modo piramidale, dando compiti ai suoi sodali e suddividendo la città in zone: “centro storico”, Sant’Eustacchio, Canalone, “Villaggio dei Puffi” (area compresa tra via Mery Chieffi e Marchiafava), Pastena, Torrione, Mercatello e Mariconda. Altri due complici, invece, si occupavano dell’approvvigionamento di cocaina e hashish, gestivano la contabilità dei proventi illeciti, mantenendo i contatti con i fornitori scafatesi, sarnesi e di Boscoreale, in provincia di Napoli. Ai due spettava anche il compito del recupero crediti. Erano loro i “luogotenenti” di Iavarone. Ad incastrare il 38enne salernitano ci sarebbe un’intensa attività tecnica di indagine fatta di intercettazioni telefoniche, alcune captate in altre inchieste, e le dichiarazioni del collaboratore di giustizia, Sabino De Maio. Già nel maggio 2018, in una conversazione Iavarone dice a Fabio, il fratello, di non poterlo aiutarlo economicamente poiché la polizia gli aveva sequestrato 42 chili di hashish e sei pistole ed aveva registrato una perdita di 120mila euro. Ora i 45 indagati hanno 20 giorni di tempo per rendere dichiarazioni al pm prima che il magistrato chieda per tutti il rinvio a giudizio. Il blitz è quello di inizio luglio ad opera della Polizia.

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