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“Scelte scellerate”, il mondo della caccia attacca la Regione Campania Attualità Primo piano Provincia Provincia e Regione 

“Scelte scellerate”, il mondo della caccia attacca la Regione Campania

Il mondo venatorio unito, pur senza la Libera Caccia e l’EPS, condanna
la regione Campania per le modalità adoperate per la preparazione del calendario venatorio 2023/2024, che lasciano i cacciatori, ancora oggi, 7 settembre 2023, nella più
completa incertezza circa le date di apertura della stagione venatoria. Lo scrivono il presidente di Enalcaccia Cristiana Torre, il collega di Arcicaccia Luigi Botta, il presidente regjonale di Italcaccia Raffaele De Chiara, quello regionale dell’associazione Anuu Giuseppe Parvolo e infine Federcaccia Campania con il.presidente Modestino Bianco. “Senza aver rispettato la data di pubblicazione del calendario venatorio, fissata dall’art. 18 della legge 157/1992 al 15 giugno, e senza aver provveduto
all’approvazione dei piani faunistici provinciale né eventualmente alla proroga, del piano faunistico regionale venatorio, solo in data 28 luglio, la regione Campania ha pubblicato il nuovo calendario venatorio, esponendosi all’ennesimo ricorso delle associazioni ambientaliste, puntualmente acco
lto dal Tar. Con modalità e tempi del tutto singolari, la regione Campania,
che mai ha riscontrato né ha ritenuto di valutare le puntuali osservazioni fatte dalle scriventi associazioni anche in sede di CTFVR, solo in data 5 settembre ha inteso convocare telefonicamente
queste ultime in un incontro del tutto informale ed ufficioso nel quale avrebbe dovuto illustrare alle stesse un piano teso a rimediare alla bella e meglio agli errori commessi, senza alcun rispetto per la categoria. In ordine alla mancata
partecipazione a tale tavolo delle scriventi associazioni è doveroso puntualizzare che essa è stata determinata da problemi tecnici dovuti
all’impossibilità della Regione di predisporre una video-call che
il predetto ente aveva prospettato
ed alla quale tu tte le scriventi associazioni, tranne quella presente
di persona al tavolo, avevano dato adesione, stante il brevissimo lasso di tempo di tale convocazione. Pertanto consigliamo al rappresentante dell’associazione presente
di persona che prima di ergersi
ad unico difensore degli interessi legittimi dei cacciatori campani
si informi in maniera compiuta sui motivi dell’assenza delle altre
associazioni venatorie altrimenti i suoi insensati proclami oltre a minare l’unità del mondo venatorio sembrano chiaramente ed unicamente
rivolti ad ottenere qualche
tessera in più. Ci auguriamo vivamente, quindi, che quanto messo in campo frettolosa mente, negli ultimi giorni, dalla regione Campania possa servire a garantire ai cacciatori campani una serena pre apertura del la stagione venatoria con tutti i crismi della legalità
Auspicando, infine, nell’interesse della categoria da noi rappresentata che i
provvedimenti che la regione Campania si appresta ad approvare non espongano nuovamente la stessa ed i cacciatori a nuovi ricorsi che potrebbero ulteriormente pesare sull’andamento della prossima stagione venatoria”.

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