You are here
Sanità in Campania, De Luca promette seimila assunzioni Cronaca Primo piano Provincia e Regione 

Sanità in Campania, De Luca promette seimila assunzioni

Stabilizzare duemila precari in Campania che lavorano da 15 anni nel settore della Sanità senza certezze e varare, nel contempo, un piano di nuove assunzioni per altre 4mila unità. Sono questi alcuni dei propositi per il nuovo anno del governatore Vincenzo De Luca

che ieri, in occasione della presentazione all’ospedale “Ruggi d’Aragona” di Salerno del calendario aziendale 2019 per promuovere la donazione di organi, ha ricordato quanto fatto ma anche quanto ancora c’è da fare, senza risparmiare stoccate ai 5 Stelle e all’ex commissario sanitario, Joseph Polimeni .

L’eventualità di una conferma del commissariamento della sanità campana pesa come un macigno sui progetti di De Luca. Nel frattempo, sottolinea, «si è già iniziato da tempo a lavorare e partiranno ancora decine di altri concorsi. Spero approvino in pochi giorni il piano del personale», ha ribadito il governatore, ricordando che la sanità campana ha perso 13.500 dipendenti in 8 anni. E ricorda che «con la griglia lea (livelli essenziali di assistenza, ndr ) eravamo partiti da 106 punti e siamo arrivati a 152 punti nel 2017. Ho chiesto di certificare entro gennaio i risultati lea del 2018, così dimostreremo che siamo andati oltre e che non dobbiamo avere commissari tra le scatole…». Commissari, specifica, «che fanno la metà del loro lavoro. Per il piano ospedaliero arriva un colonnello della Finanza che taglia tutto, mentre noi abbiamo salvato il 90% di tutto che avevamo».

Al ministero della Salute De Luca ha chiesto quali erano le risorse per il 2019: «siamo ancora senza risposta», prospettando all’orizzonte «uno spirito di federalismo regionale pericoloso », con le regioni del Nord favorite rispetto a quelle del Sud. De Luna ricorda il piano ospedaliero dell’aprile scorso che conteneva la richiesta di deroga alla chiusura dei punti nascita di Sapri e Polla, «quando il Governo non c’era. Ora sono venuti i 5 Stelle poi a dire cosa fare». Anche la richiesta di sbloccare «un miliardo e 80 milioni di euro per l’edilizia ospedaliera, piano che fu fatto il 24 aprile del 2017, non ha ricevuto risposta. Si sono inventati un piano della vulnerabilità sismica degli ospedali per ottenere i fondi. Una imbecillità… ». De Luca ha annunciato che «entro il 2019 dovremo ridurre sessanta strutture complesse, avevamo proposto di aspettare il 2020, ma ci hanno risposto di fare tutto entro dicembre 2019. Lavoreremo in maniera quanto più indolore possibile».

Note dolenti a parte, ci sono progetti per l’ospedale di via San Leonardo: «bisogna investire circa 20 milioni di euro per migliorare ciò che va migliorato – ha detto – un intervento necessario è il nuovo blocco delle sale operatorie e la Regione autorizzerà tutto». Per l’edilizia sanitaria De Luca spera che a Roma «non la tirino ancora per le lunghe con i fondi da sbloccare», attaccando il Governo, la cui attività è «fare tweet ogni mattina». Di qui un riferimento alle «aggressioni mediatiche». «Un esempio – ha detto – sono le comitive di formiche arrivate in ospedale in pieno inverno…». Per il nuovo ospedale di Salerno «nel giro di un paio di mesi sceglieremo il gruppo per la progettazione e ci diamo un anno di tempo per avere il progetto esecutivo. Tre anni sono sufficienti, se abbiamo la fortuna di avere una impresa seria per fare un policlinico come Dio comanda, il più moderno e tecnologico d’Italia e mi auguro bello anche dal punto di vista architettonico. In linea con la città». Infine un riconoscimento alle eccellenze del “Ruggi”: in testa Cardiochirurgia e Ortopedia e la necessità di ridurre liste d’attesa e cesarei. (fonte: lacittadisalerno.it)

scritto da 







Related posts