You are here
Sanità in Campania: c’è il sì a De Luca, resa del Governo Politica Primo piano 

Sanità in Campania: c’è il sì a De Luca, resa del Governo

Il Ministero della salute approva il piano ospedaliero della Regione, in cui restano aperti i punti nascita di Polla e Sapri. E un’apertura arriva dal ministro Giulia Grillo sull’uscita dal commissariamento. «A un decennio dal vecchio piano che prevedeva tagli drammatici di strutture e chiusure di interi ospedali – afferma il governatore Vincenzo De Luca – viene approvata una programmazione ospedaliera equilibrata, seria e rigorosa che tiene conto delle esigenze dei territori e tutela fino in fondo il diritto alla salute dei nostri concittadini. Il nuovo piano ospedaliero, tra l’altro, prevede – come già richiesto in deroga dalla Regione ad aprile scorso – i punti nascita di Sapri, Polla e Piedimonte Matese, inseriti in Dea di primo livello. Un passaggio di straordinario valore che consente di definire in pochi giorni, il piano dettagliato per l’assunzione del personale e la stabilizzazione delle centinaia di precari in attesa da anni». Prima della riunione al tavolo tecnico, De Luca vede la Grillo all’incontro tra la delegazione della Conferenza delle Regioni e il ministro della salute. Un confronto in vista del patto per la salute tra Governo e Regioni, da siglare nei prossimi mesi. E in questa sede il governatore le ricorda «l’elemento di novità che la Campania ha prodotto venerdì scorso con l’invio del piano triennale necessario per il superamento del piano di rientro». Un passo sul quale non si rileva una netta chiusura della Grillo. E questo nonostante l’ok definitivo in Parlamento, 4 giorni fa, all’incompatibilità tra le cariche di commissario alla sanità e presidente di Regione. Una norma ripristinata da un emendamento al decreto fiscale, voluta per mettere fuori gioco De Luca, secondo lo stesso esecutivo. «Prendiamo atto della presentazione del piano per l’uscita dal commissariamento presentato dalla Regione Campania – dichiara Grillo all’Ansa – Valuteremo nel merito i documenti e i risultati illustrati». Fonti vicine al Ministero non escludono schiarite. «Dopo l’ok al piano ospedaliero, i tavoli dei Ministeri dell’economia e della salute – spiegano – devono confermare il raggiungimento dell’equilibrio nei conti e della sufficienza nei Lea. I livelli essenziali di assistenza nel 2018 non risultano ancora sufficienti, ma si valuta il trend positivo dell’ultimo periodo, che potrebbe portare a soddisfare gli standard nel 2019». E De Luca smorza i toni conflittuali. «In un clima di serenità e rispetto, ispirato alla concretezza e a valutazioni di merito, il Ministero della salute – specifica il governatore – si è riservato di valutare questo elemento di novità intervenuto venerdì scorso. È acquisito, per il 2017 un punteggio nella griglia Lea pari a 152 punti, che rappresenta un incremento che ha dell’incredibile di quasi 50 punti in relazione al 2015». Esulta il presidente della commissione regionale sanità, il dem Stefano Graziano : «L’approvazione del piano ospedaliero significa poter continuare sulla strada delle assunzioni e della stabilizzazione dei precari». Non rinuncia alle stoccate Valeria Ciarambino , consigliera del M5s: «De Luca, dopo un braccio di ferro di 2 anni cambia il piano ospedaliero e lo adegua alle prescrizioni del Ministero, ossia alla legge. E dopo aver fatto perdere più di 2 anni di tempo alla sanità campana chiama vittoria la sua resa». E sempre da M5s il senatore Franco Castiello incalza: «la verità è che i punti nascita sono salvi grazie all’insurrezione popolare e perché il professore Pierpaolo Sileri, presidente della commissione Sanità del Senato, è venuto sul posto, si è reso conto di persona dello stato critico delle reti viarie e dei tempi di percorrenza ed ha puntualmente relazionato al Ministero». Fonte: La Città di Salerno

scritto da 







Related posts