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Salerno, vicenda Fusandola: partono le diffide di no Crescent e Italia Nostra Attualità 

Salerno, vicenda Fusandola: partono le diffide di no Crescent e Italia Nostra

L’Associazione Italia Nostra e il Comitato No Crescent ancora contro la deviazione del torrente Fusandola a Salerno. L’Associazione ambientalista ha presentato un atto di diffida e messa in mora nei confronti di tutte le autorità preposte contro il rischio di esondazione del corso d’acqua. Il provvedimento che fa leva sulla sentenza del Gip del Tribunale di Salerno dello scorso 15 aprile, che avrebbe accettato l’illecita deviazione del torrente Fusandola nell’area marina del centro storico di Salerno, è stato inviato ai ministri della Transazione Ecologica, Trasporti, Cultura, Salute e alla presidenza del Consiglio dei Ministri, oltre che ad una serie di enti ed istituzioni locali. Questa diffida si inserisce nella battaglia che va avanti da circa 12 anni con le quali le associazioni hanno sostenuto l’inattuabilità del comparto edificatorio di S. Teresa riguardo alla edificazione del fabbricato privato Crescent e della piazza della libertà nel Comune di Salerno.

“Una scellerata scelta amministrativa che per essere illecitamente attuata ha comportato la deviazione del torrente Fusandola che nel 1954 causò la tragica alluvione di Salerno, con oltre 100 vittime. Non solo un disastro urbanistico, demaniale e paesaggistico ma soprattutto ambientale con pericolo per la pubblica e privata incolumità” si legge nel testo di annuncio della diffida che ricorda che con sentenza del Gip del Tribunale penale di Salerno del 15 aprile 2021, è stato condannato un funzionario comunale e messa sotto accusa l’intera procedura del Comune accertando, tra gli altri reati, la illecita deviazione del torrente Fusandola.

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