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Il 7 maggio del 1963 nasce il mito della Lamborghini Attualità 

Il 7 maggio del 1963 nasce il mito della Lamborghini

Accadde oggi: il 7 maggio 1963, esattamente 60 anni fa, a Sant’Agata Bolognese l’industriale Ferruccio Lamborghini fonda la Lamborghini auto per produrre auto sportive, progetto nato dopo un litigio con Enzo Ferrari cui Lamborghini si era rivolto per un problema alla sua 250GT.

Ufficialmente, la storia della “Lamborghini Automobili” inizia nel 1963 (oggi) ma affonda le sue radici nella storia del suo fondatore Ferruccio Lamborghini. Classe 1916, nato sotto il segno del Toro, Ferruccio era un uomo abile, impetuoso, volitivo e senza alcun dubbio il vero protagonista della nascita dell’azienda. Quando decise di impegnarsi nella costruzione di una fabbrica di automobili sportive di lusso, Ferruccio era un uomo molto ricco: già nel primissimo dopoguerra aveva fondato la sua fabbrica di trattori, che aveva lanciato con energia e determinazione creando un vero punto di riferimento nel settore. All’inizio degli anni Sessanta, Lamborghini era quindi un uomo di successo, forte e dalle idee chiare; ma quando disse che avrebbe fabbricato la migliore automobile supersportiva di sempre, molti pensarono che fosse impazzito e che questa stravagante impresa non avrebbe portato alcun profitto.

Si mise a lavorare al progetto alla fine del 1962 e già nel maggio del 1963 costituiva la società “Automobili Ferruccio Lamborghini”, acquistando un grande terreno a Sant’Agata Bolognese, a metà strada tra Bologna e Modena, per costruire una grande, modernissima fabbrica. L’esperienza che aveva fatto con le sue precedenti aziende lo mise nella condizione di realizzare un impianto unico ed estremamente moderno: il grande capannone centrale, luminosissimo, era adiacente alla palazzina degli uffici, in maniera che i dirigenti avessero costantemente sotto controllo la situazione della produzione. Questo era particolarmente gradito proprio a Lamborghini, che non si poneva troppi scrupoli a lavorare personalmente sulle automobili quando gli sembrava che qualcosa non fosse fatto come avrebbe voluto.
Come debutto ufficiale della “Automobili Ferruccio Lamborghini”, Ferruccio scelse il salone dell’Auto di Torino e in questa occasione volle presentare un’auto stupefacente: la 350 GTV, ben presto riconosciuta come un vero capolavoro a 12 cilindri.
L’anno seguente, nel 1964, fu presentata la versione di serie del prototipo: la 350 GT, seguita subito dopo dalla 400 GT, prodotta in 120 esemplari.
L’entusiasmo trascinante di Lamborghini portò i suoi meccanici e ingegneri a concepire vetture sempre più stupefacenti e all’avanguardia come la Miura, la Islero, la Espada e la Jarama.
Nonostante l’aumentare della produzione e dei suoi dipendenti, Ferruccio Lamborghini ebbe sempre un ruolo cruciale e strategico nella storia dell’azienda; è infatti a lui che si deve la ormai celebre tradizione di nominare le vetture con nomi di tori da combattimento, valorosi, forti e temibili, proprio come le sue vetture.

Ferruccio Lamborghini morì nella sua tenuta nel 1993, all’età di 76 anni. In suo onore, ben cento anni dopo la sua nascita, debutta la Lamborghini Centenario, concepita per celebrare la sua personalità visionaria, coraggiosa e unica. (testo raccolto da Ferruccio Lamborghini)

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