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Salerno, torna in carcere Ughetto Corsini Cronaca 

Salerno, torna in carcere Ughetto Corsini

Torna in carcere Ughetto Corsini, le manette ai polsi del 44enne salernitano sono scattate nel pomeriggio di ieri quando i carabinieri lo hanno arrestato insieme al 52enne di Battipaglia Enrico Landi. Arresti domiciliari, invece, per la compagna di Corsini, la 38enne Angela Petringola. Spaccio di stupefacenti è l’accusa formulata dalla Procura a carico dei tre indagati che, questa mattina, assistiti dagli avvocati Stefania Pierro, Pierluigi Spadafora e Carmela Landi, dovranno presentarsi davanti al gip del tribunale di Salerno per l’udienza di convalida. E’ l’ennesima tegola giudiziaria che pende sul capo del 44enne della zona orientale già condannato con sentenza definitiva a nove anni e sei mesi di reclusione con l’accusa di aver messo in piedi una nuova organizzazione criminale che aveva monopolizzato l’affare dello spaccio nella zona orientale della città e nel centro storico. Era il 2013 quando-scrive il Mattino- all’esito di una complessa attività investigativa diretta dall’Antimafia e denominata “Nuovo Corso”, gli inquirenti decapitarono la gang di Corsini riuscendo a ricostruire attività e ruoli di un’associazione a delinquere che si riforniva di hashish e cocaina a Torre Annunziata per smerciarla all’ingrosso a Salerno e in provincia. Secondo le risultanze investigative Ugo Corsini, gestore di un negozio di rivendita di prodotti ittici, dalla zona orientale cominciò a radunare intorno a sé una serie di personaggi, per lo più incensurati, con i quali mise in piedi una fiorente attività di spaccio di stupefacenti. La droga, cocaina, eroina ed hashish, veniva acquistata nel napoletano, a Torre Annunziata, dove il gruppo aveva una serie di contatti con i fornitori locali. Ruolo di primo piano, nell’ambito dell’associazione, spettava poi alla compagna Angela che, dopo il fermo di Corsini, acciuffato con 26 chili di hashish mentre tornava da una fruttuosa trasferta in Emilia Romagna, assunse la gestione del sodalizio, eseguendo le direttive che il compagno le impartiva dal carcere.

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