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Rottamazione cartelle esattoriali: cerchiamo di fare chiarezza L'Avvocato risponde 

Rottamazione cartelle esattoriali: cerchiamo di fare chiarezza

Sono stati scritti decine e decine di articoli, sul provvedimento contenuto nella Legge di Bilancio del 2023, in riferimento alla cosiddetta Rottamazione delle Cartelle Esattoriali, conosciuta anche con il nome tranquillizzante di Tregua Fiscale.

Mai termine fu più appropriato, perché presuppone l’esistenza di una guerra in atto: i belligeranti sono, da un lato il Fisco e dall’altro il Popolo Italiano, di tutti i ceti e categorie, in combattimento perenne contro una pressione fiscale che ha raggiunto dei limiti, a dir poco, insostenibili.

Cercheremo, in questo articolo, di attuare, con SPIRITO DI SERVIZIO, una delucidazione più chiara ed elementare possibile, tale che possa essere valutata con serenità da tutti coloro che si aspettano di poter prendere una boccata di ossigeno. La misura è divisa in due distinti tronconi.

Il primo riguarda la CANCELLAZIONE AUTOMATICA di tutti i ruoli, dal 2010 al 2016, fino ad un importo di €1000: non bisogna presentare alcuna istanza e lo stralcio è motivato, soprattutto, dal fatto che gli oneri di riscossione superano di gran lunga i vantaggi che lo Stato ne trarrebbe.

Le CARTELLE NOTIFICATE DOPO IL 01/01/2016, potranno essere cancellate PAGANDO SOLO L’IMPOSTA.
Il secondo troncone riguarda le CARTELLE NOTIFICATE FINO AL 30/06/2022, e superiori ai €1000.
Anche per queste è previsto il PAGAMENTO DELLA SOLA IMPOSTA, da versare anche rateizzata in 5 anni, senza nessuna maggiorazione: cancellati, quindi, sanzioni interessi e oneri di riscossione.

Vi sono poi gli ATTI dell’Agenzia delle Entrate NON ANCORA ATTIVATI, per cui sarà possibile attuare un Accertamento con Adesione, con sanzione ridotta del 5% e rateizzazione nei 5 anni. È prevista anche la CHIUSURA AGEVOLATA DELLE LITI PENDENTI, che potranno essere definite, in maniera forfettaria, al 40% del loro valore: tale cifra scende addirittura al 15% se il contribuente ha una pronuncia favorevole di Secondo Grado.

Chi poi non si sente con la coscienza completamente a posto, può EVITARE IL CONTENZIOSO con il Fisco, definendo con uno sconto del 10% sul dovuto.

Sperando di aver fatto elementare chiarezza, su una materia ostica da digerire, vi comunichiamo, a prescindere, la nostra vicinanza e solidarietà!

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