Rapina e spari nel China Shop a Nocera Inferiore, niente sconti al figlio del boss

Giudizio immediato per Alessandro Pignataro, figlio dell’ex boss Nco Antonio (spedito fuori regione), autore della rapina finita nel sangue nel negozio gestito dai cinesi in zona Arenula a Nocera Inferiore. Risponde di gravi lesioni e rapina aggravata dal porto abusivo di armi. Il processo senza passare dal giudice per le udienze preliminari lo ha chiesto la procura di Nocera Inferiore per il colpo messo a segno la sera dell’Epifania all’interno del China shopp. A rmato di pistola, infatti, aveva intimato a uno dei gestori di consegnargli l’incasso di giornata. Al rifiuto, il rapinatore aveva fatto fuoco, ferendo all’addome il gestore. Il papà di quest’ultimo era intervenuto, ma era stato colpito col calcio della pistola dal malvivente, che si era quindi dileguato facendo perdere le proprie tracce. A lcuni passanti avevano allertato i carabinieri e il 118. I due cinesi avevano dovuto far ricorso alle cure del vicino ospedale Umberto I . Il più giovane dei due era stato operato e le sue condizioni non furono ritenute gravi. Il proiettile aveva raggiunto la fossa iliaca , senza dunque ledere gli organi interni. A salvarlo fu la borchia della cintura che devio’ il colpo. I militari avevano immediatamente acquisito le immagini registrate dai circuiti di videosorveglianza installati dai negozianti della zona. Importanti furono poi l e testimonianze di chi, negli attimi concitati della rapina, si era trovato a transitare in zona o era in attesa dell’autobus. Dopo una decina di giorni si è arrivati a lui grazie proprio ai filmati interni ed esterni della videosorveglianza. Ora per Alessandro Pignataro, volto già noto alla giustizia e alle forze dell’ordine tuttora in cella dal colpo del 6 gennaio scorso, c’è una richiesta di rito immediato avendo la procura certezze sull’autore di quel raid. Sull’istanza decide il tribunale nocerino.