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Quadri di Alfonso Grassi scomparsi, assolto il gallerista Cronaca Primo piano 

Quadri di Alfonso Grassi scomparsi, assolto il gallerista

Sei opere d’arte, alcune attribuite al maestro Alfonso Grassi, sparite nel nulla. Un giallo che si trascina dal 2008, ma che almeno sotto il profilo penale è giunto a un epilogo, con una sentenza d’appello che assolve con formula piena il gallerista a cui erano state affidate e che in primo grado era stato invece ritenuto colpevole del reato di appropriazione indebita.

A finire sotto processo, e ad essere ora completamente scagionato “perché il fatto non sussiste”, è Lucio Serretiello , che all’epoca dei fatti gestiva la galleria d’arte “La barcaccia” e a cui le opere erano state consegnate perché le mettesse sul mercato. Poi la sua attività fallì, dei quadri non si seppe più nulla e Alfonso Grassi junior (nipote e omonimo dello zio artista) decise di presentare denuncia. Il valore delle tele (alcune del maestro Grassi, altre di autori contemporanei) è stato calcolato, per le quotazioni dell’epoca, in importi tra i 7mila e gli 8mila euro ognuna. Il nipote, che a sua volta gestisce una galleria d’arte, spiegò di averle consegnate nel 2008 a Serretiello, che si era offerto di esporle in giro per l’Italia favorendone la vendita grazie ai circuiti in cui era entrato con la sua attività.

Poi però di quelle opere non seppe più nulla, “La barcaccia” chiuse i battenti, soffocata dalle difficoltà economiche legate a un periodo di crisi del mercato dell’arte, e Grassi jr si rivolse all’avvocato Gianluca Iaione per provare a recuperare i suoi quadri o almeno il corrispettivo economico delle eventuali cessioni. Secondo lui i dipinti sarebbero stati almeno in parte venduti, anche se la compravendita non è stata provata e non è stato possibile risalire agli attuali possessori. (fonte: lacittadisalerno.it)

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