You are here
Pagani. Commercio in lutto, morto Lorenzo Abagnara Cronaca 

Pagani. Commercio in lutto, morto Lorenzo Abagnara

Ha aspettato che la moglie si negativizzasse per un ultimo saluto, poi il suo cuore si è fermato. Commercio cittadino in lutto a Pagani per la morte di Lorenzo Abagnara. Storico macellaio di Barbazzano, l’uomo è deceduto al Mauro Scarlato di Scafati a causa di infezione da coronavirus. Il calvario del commerciante, molto conosciuto nella cittadina alfonsiana, era iniziato alcune settimane fa a causa di una caduta. Giunto in ospedale per una Tac, si è ritrovato a dover fare i conti con il Covid-19.

Con lui è risultata positiva anche la moglie. Presto per l’uomo le condizioni sono peggiorate, al punto da predisporre la repentina corsa allo Scarlato per una nuova tac polmonare. Da lì, nulla da fare.

“Ha aspettato che mamma si negativizzasse – le parole di Monica e Maria, le due figlie – per far si che le sue donne andassero sotto al balcone per un ultimo saluto. Quando siamo rientrate, ci hanno telefonato per dirci che il suo cuore aveva detto basta”.

Una vita dedicata all’amore, quella di Abagnara, che Pagani conosce bene: macellaio dal 54, Lorenzo aveva iniziato la sua attività all’età di 9 anni, assistito dalla sua mamma. Presto la sua bravura lo aveva reso celebre nel territorio paganese e non solo, e molte sono state le persone che nel giro di poco ne hanno apprezzato umiltà, professionalità, buon cuore. Tantissimi i messaggi di cordoglio che stanno giungendo, in queste ore, alla famiglia Abagnara. Come tanto è il dispiacere dei suoi stessi familiari. “La normativa non ci consente di poterlo salutare – hanno spiegato ancora Monica e Maria Abagnara – non possiamo portarlo in chiesa, non possiamo nemmeno fare in modo che i paganesi che lui conosceva e che gli hanno voluto bene possano dirgli addio. Ed è ciò che ci addolora davvero di più. Ci teniamo, però, a ringraziare il personale sanitario scafatese del presidio covid che da ormai quasi un anno lotta contro questo virus: sappiamo bene che hanno coccolato nostro padre, lo hanno fatto sentire a casa, non lo hanno mai perso di vista. Ai dottori Mauro e Genovese va il nostro più sincero e sentito grazie. Un posto speciale nel nostro cuore, però – hanno aggiunto le due donne – lo riserveremo sempre per i 15 angeli dell’Usca di Pagani. Sono stati sempre al nostro fianco, non hanno mai smesso di farci sentire la loro vicinanza: hanno gioito alla negatività di mamma, si sono sempre premurati di sapere come stesse nostro padre. Sono stati davvero degli angeli, e noi dimenticheremo quello che hanno fatto. Tutti”

scritto da 







Related posts