Omicidio di Marzia Capezzuti, il minorenne era capace di intendere e di volere

Il minorenne (15 anni all’epoca dei fatti contestati) coinvolto nell’omicidio di Marzia Capezzuti era capace di intendere e di volere. Lo avrebbero stabilito i periti nominati dal giudice del tribunale dei Minori come scrive oggi Il Mattino. Resta da stabilire, però, se sia stato condizionato dalla madre di cui, fin dal momento del suo arresto, chiedeva e difendeva. La posizione del minore resta comunque legata all’esito della perizia sul labiale, quello della videochiamata Instagram fatta con la sorella che rappresenta la confessione dello stesso minorenne.   Intanto, l’udienza è nuovamente slittata e fissata per metà febbraio, a causa di un impedimento del suo legale. Anche per i suoi genitori l’udienza è slittata a fine mese, a causa della rinuncia all’incarico del difensore del padre del ragazzo.