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Omicidio della neonata a Sant’Egidio, padre e madre alla sbarra: la polizia racconta le indagini Cronaca Prim@pagina 

Omicidio della neonata a Sant’Egidio, padre e madre alla sbarra: la polizia racconta le indagini

Al via il processo, a porte chiuse, per Imma Monti e Giuseppe Passariello, accusati di omicidio della figlioletta Iolanda di appena 8 mesi. Davanti ai giudici della Corte d’Assise di Salerno ieri è comparso il dirigente Luigi Amato della polizia di Nocera raccontando l’indagine e l’arresto alla stazione di Salerno dell’uomo che aveva fatto perdere le tracce. Acquisite le intercettazioni ambientali che i poliziotti raccolsero in commissariato quando marito e moglie parlavano tra di loro dopo la morte per soffocamento della neonata. Prossima udienza il 13 febbraio.  La madre Immacolata Monti e il padre Giuseppe Passariello (difesi da Enzo Calabrese) – scrive Metropolis oggi in edicola- entrambi originari di Pagani, sono ristretti in carcere dall’estate scorsa e rispondono di omicidio volontario in concorso per il decesso della piccola Jolanda . Per loro giudizio immediato dopo che l’esame autoptico aveva individuato la causa della morte per «soffocamento da agente esterno». Un cuscino. La consulenza, decisiva per la ricostruzione e per il quadro probatorio, era stata completata dal medico legale incaricato agli atti dell’indagine portata avanti dal pm Roberto Lenza dopo la proroga di un mese chiesta per il completamento. L’accertamento svolto sulla salma della bambina aveva individuato la causa tecnica del decesso, lo strangolamento, senza materiali certezze sul responsabile, con il cuscino a recare tracce dell’atto violento. Entrambi rischiano l’ergastolo.

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