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Omicidio Alika a Civitanova Marche, la procura chiede l’ergastolo per il salernitano Filippo Ferlazzo Cronaca 

Omicidio Alika a Civitanova Marche, la procura chiede l’ergastolo per il salernitano Filippo Ferlazzo

La Procura di Macerata ha chiesto la pena dell’ergastolo per il salernitano Filippo Ferlazzo  33enne  che nel luglio del 2022 aggredì e uccise a Civitanova Marche un 39enne ambulante nigeriano Alika Ogorchukwu dopo che quest’ultimo aveva chiesto l’elemosina a lui e alla sua compagna.

Durante l’udienza di oggi davanti ai giudici della Corte d’Assise di Macerata, la richiesta del pm Claudio Rastrelli è arrivata al termine della sua requisitoria, durata circa un’ora. “Ha usato un’aggressione brutale che si usa per uccidere un animale”, è stato uno dei passaggi più forti pronunciati dal pubblico ministero nel ricostruire la condotta dell’imputato nei confronti di Alika. Il pm ha anche più volte evidenziato la capacità di intendere e di volere di Ferlazzo, così da non poter concedere le attenuanti generiche per il suo “disturbo borderline della personalità”. Per l’accusa di rapina del cellulare dell’ambulante, il pm ha chiesto l’assoluzione. Sulle richieste della difesa, invece, l’avvocato Roberta Bizzarri, legale di Filippo Ferlazzo, ha richiesto ai giudici della corte d’Assise di “derubricare il reato da omicidio volontario a preterintenzionale”. Nella sua arringa, l’avvocato nel chiedere “l’assoluzione solo per dovere difensivo”, ha ammesso che di “condanna si dovrà parlare”, chiedendo contestualmente una “pena alternativa al regime carcerario perché Ferlazzo sta male”. Richiesta che ha trovato contrarie le posizioni del pubblico ministero e dell’avvocato di parte civile. Il legale della difesa, nel suo intervento, ha evidenziato a più riprese che “Filippo ha un disturbo della personalità significativo”. Aggiungendo che “Ferlazzo non era in grado di comprendere che la sua azione era sproporzionata rispetto all’accaduto”. “Ferlazzo – ha sottolineato il legale difensore – non è una persona sana”. I giudici della corte di sono ritirati in camera di consiglio.

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