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NATALE PIÙ DURO PER I “POCO BUONI”! L'Avvocato risponde 

NATALE PIÙ DURO PER I “POCO BUONI”!

Babbo Natale porta sempre delle sorprese nel suo sacco dei doni ma, si sa, solo per chi si è comportato bene durante l’anno.

In quello stesso sacco, però, l’ultimo “pacchetto sicurezza” (cosiddetto decreto Caivano), certo non ha caricato regali e dolciumi per chi ha commesso reati, bensì un inasprimento delle pene, nuove regole nelle modalità di espiazione delle punizioni e nuove fattispecie di reati.

Cominciamo a scartare i vari doni e vediamo quali novità troviamo!

Tra le varie misure, vengono introdotti veri e propri Daspo per l’accesso ai locali pubblici, vengono estesi ai minori gli avvisi orali del Questore, viene data maggiore autonomia operativa alle Forze dell’Ordine, (anche con l’approvvigionamento delle pistole a scariche elettriche), vengono concesse esimenti all’operatività dell’intelligence e vengono attuate misure più dure per le rivolte carcerarie, così come viene aggravata la pena per la truffa agli anziani, con la possibilità di arresto in flagranza.

Fin qui tutto sacrosanto, tranne il fatto che questa giusta repressione appare indirizzata solo a strati bassi di comportamenti a delinquere, mentre non si trova traccia di accanimento giudiziario, contro i reati di maggior livello.

Abbiamo, in altri nostri interventi, evidenziato come basti sottrarre qualche bene alimentare, per configurare il reato di “rapina impropria”, con pene edittali simili a quelle di reati ben più gravi: l’evasione di milioni di euro, invece, spesso si risolve solo con pene economiche.

Osserviamo, insieme all’avvocato Simone Labonia, come questa attuazione della giustizia risponda alle esigenze di una società piramidale, con al vertice i più forti (da un punto di vista economico e sociale), e con una base costituita dai più deboli e negletti.

Ecco perché molti filosofi-pensatori del diritto, hanno da sempre auspicato la gestione di una società non “verticale” ma “orizzontale”, in cui vengano rispettati, parimenti, i diritti di ogni tipo di cittadino.

Ma l’essere umano, ben sappiamo, è in costante competizione con i suoi simili e, per quanto sostenuti dalle istituzioni, i più deboli non riusciranno, quasi mai, a salire tutti gli scalini di quella piramide.

Ovviamente, il dettato della nostra Costituzione nasce proprio per garantire queste priorità ma, nella concreta applicazione delle norme, la magistratura perde spesso la sua prerogativa di “sorveglianza delle garanzie e del diritto”.

Ci chiediamo, quindi, se sia sufficiente introdurre nuove ipotesi di reato ed inasprire le pene, per rendere questa risposta al delinquere, realmente congrua ed efficace!

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