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Ministeri, Turismo con Agricoltura: per il Consiglio di Stato è un pasticcio Italia e Mondo Turismo ed Eventi 

Ministeri, Turismo con Agricoltura: per il Consiglio di Stato è un pasticcio

Dovrebbe essere il motore della nostra economia, come si dice spesso ma invano. E invece il turismo viene rimpallato da un ministero all’altro, come se fosse un incarico di serie B. L’ultimo trasloco, dai Beni culturali all’Agricoltura, è arrivato con il governo Conte. E ha suscitato le perplessità del Consiglio di Stato che ha chiesto chiarimenti al governo sul decreto scritto per spostare le deleghe. Secondo il Consiglio di Stato «dal testo emerge non tanto un’opera di coordinamento tra funzioni di amministrazione attiva (…) quanto piuttosto una mera sommatoria di competenze spostate tra direzioni generali quasi con la tecnica del copia e incolla». Un pasticcio, insomma. Cosa succederà adesso? Un decreto si può sempre riscrivere meglio. Ma a riprendere quota è l’ipotesi di sdoppiare il ministero oggi affidato al leghista Gianmarco Centinaio: da una parte l’Agricoltura, dall’altra il Turismo. Potrebbe essere l’occasione giusta per fare chiarezza su una struttura creata alla fine degli anni 50, abolita dal referendum dei Radicali del 1993, poi derubricata a dipartimento di Palazzo Chigi, sballottata qua e là tra un ministero e un altro. E magari usata come pedina di scambio per un rimpasto da Prima Repubblica. Un ministero tutto per il turismo non è certo garanzia assoluta di buona amministrazione. Ma potrebbe aiutare. (fonte: corriere.it)

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