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METEOROPATIA E VIZIO DI VOLONTÀ L'Avvocato risponde 

METEOROPATIA E VIZIO DI VOLONTÀ

Bentornata primavera!
L’aspettavamo con impazienza, per porre fine ad un inverno che non ci ha risparmiato freddo ed eventi meteorologici.
Molti si chiederanno che attinenza può avere questo evento all’interno di una rubrica legale: la risposta arriverà prontamente.

È risaputo che, nell’ambito di ogni procedimento penale, esistono pene stabilite e contestazioni di aggravanti, così come circostanze attenuanti, che possono influire sul calcolo della pena finale.
Negli ultimi anni, anche se non ancora con giurisprudenza costante, in alcuni casi è stata considerata la meteoropatia come circostanza condizionante, nell’ambito del comportamento di alcuni soggetti.

Ci spiegheremo meglio, facendo un quadro più approfondito del fenomeno.
Innanzitutto bisogna specificare che la meteoropatia o “sindrome meteoropatica”, racchiude in sé una serie di disturbi fisici e psichici, legati al cambiamento del tempo e delle stagioni.
Chi è più vulnerabile, è sottoposto ad un notevole stress da adattamento del mutare del tempo. Tra i tanti sintomi fisici, prendono grande rilevanza anche quelli psichici, che si manifestano con alterazioni del tono dell’umore, nervosismo e irritabilità.

Può essere considerata una malattia a tutti gli effetti, a seguito della quale, i soggetti particolarmente predisposti, possono avere grossi scompensi comportamentali.
In particolare le persone più sottoposte a tale genere di rischio, sono quelle già gravate da una situazione di “stress intenso”: quei neurolabili che difficilmente si adattano a contesti ed eventi improvvisi, e che subiscono vere e proprie turbe a livello del sistema neurovegetativo.

A seguito di una errata produzione di ormoni, in particolare della “serotonina”, il metabolismo si altera, come si possono alterare comportamenti e reazioni.
Non da escludere, quindi, la possibilità di parziale vizio di volontà, alla presenza di tale sindrome.

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