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Madre salernitana rifiuta la chemioterapia per far nascere la bambina Attualità 

Madre salernitana rifiuta la chemioterapia per far nascere la bambina

Pesa 2,800 chilogrammi e non ha avuto bisogno dell’incubatrice la bimba data alla luce da una 31enne salernitana che aveva rifiutato la chemioterapia, per un tumore al seno, per portare a termine la gravidanza. Una donna salernitana di 31 anni è riuscita nel suo intento. Due giorni fa, alla Malzoni di Avellino, nonostante il tumore in stato avanzato, assistita dal dottore Raffaele Petta, ha dato alla luce la sua piccola.

Si tratta del secondo bambino, che allieterà le giornate della donna già costretta a sottoporsi a un delicato intervento laparoscopico per endometriosi, nel 2017, eseguito dal medico salernitano.

All’inizio della gravidanza, era arrivata anche la terribile diagnosi: un nodulo al seno altamente maligno. Fu ventilata l’ipotesi di interrompere la gravidanza per eseguire subito un intervento chirurgico ma la mamma coraggio non esitato, scegliendo di continuare la gravidanza pur di salvare la propria creatura. La 31enne è stata sottoposta a due cicli di chemioterapia in gravidanza, poi la decisione di arrivare al parto naturale a 37 settimane.

Ora la neomamma sarà presto sottoposta all’intervento chirurgico di asportazione del tumore al seno per arrivare ad una completa guarigione.

“La paziente è stata sottoposta a due cicli di chemioterapia durante la gravidanza che hanno consentito di fermare la progressione del tumore. Non essendo stata operata di taglio cesareo ha avuto una ripresa immediata che le consente di affrontare in tempi rapidissimi l’intervento chirurgico di asportazione del tumore al seno”, afferma il dottore Raffaele Petta, ginecologo della Clinica Malzoni di Avellino.“

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