You are here
L’Istat taglia i dati sul Pil: -12,8% durante il secondo trimestre dell’anno, non accadeva da 25 anni Attualità Economia 

L’Istat taglia i dati sul Pil: -12,8% durante il secondo trimestre dell’anno, non accadeva da 25 anni

L’Istat rivede al ribasso le stime sull’andamento dell’economia italiana durante la fase più acuta della pandemia, quando il lockdown ha fermato il Paese. Secondo l’Istituto di statistica, il calo del Pil nel secondo trimestre dell’anno (da aprile a giugno) è stato pari al 12,8% rispetto al trimestre precedente e al 17,7% rispetto all’anno precedente. La stima preliminare, che che era stata diffusa il 31 luglio 2020 , evidenziava invece una contrazione del 12,4% su base congiunturale e del 17,3% su base tendenziale. Il peggioramento nei dati definitivi risulta quindi dello 0,4% sia su base tendenziale sia su base congiunturale.

Si accentua così il carattere eccezionale della pandemia: “La stima completa dei conti economici trimestrali – scrive l’Istat – conferma la portata eccezionale della diminuzione del Pil nel secondo trimestre per gli effetti economici dell’emergenza sanitaria e delle misure di contenimento adottate, con flessioni del 12,8% in termini congiunturali e del 17,7% in termini tendenziali, mai registrate dal 1995”. L’ultimo aggiornamento statistico conferma inoltre la lunga striscia di ‘mancata crescita’ per la nostra economia. L’ultimo segno più – un anemico +0,1% – risale infatti al secondo trimestre del 2019, ed è stato seguito da una crescita congiunturale zero nel trimestre successivo, e quindi da una serie di andamenti negativi, con -0,2% nell’ultimo trimestre del 2019, e quindi -5,5% nei primi tre mesi del 2020 e poi dal -12,8% comunicato oggi.

A questo punto, la variazione acquisita del Pil per l’intero 2020 è pari al -14,7%: si intende, con questo dato, la traiettoria che assumerebbe l’economia italiana se nei restanti trimestri dell’anno la variazione congiunturale del Pil fosse a zero. Come ha detto nel recente passato il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, è lecito però attendersi un rimbalzo con il riavvio dell’attività economica da maggio in avanti. Anche oggi, il titolare delle Finanze è tornato su questo tasto: i dati sulle entrate fanno ben sperare in un “forte rimbalzo” del Pil nel terzo trimestre, il commento affidato a una nota. Secondo i dati del Tesoro, le entrate tributarie al 20 agosto mostrano un rialzo del 9% e per il Ministro “ci consentono di auspicare un forte rimbalzo del Pil nel terzo trimestre, dopo la caduta del secondo trimestre confermata dai dati odierni dell’Istat che apportano alla precedente stima una revisione molto contenuta”.

scritto da 







Related posts