You are here
Librovia, l’iniziativa di book crossing battipagliese segna un nuova tappa Attualità Cronaca Mondo associazioni Provincia 

Librovia, l’iniziativa di book crossing battipagliese segna un nuova tappa

Quando arriviamo nel sagrato c’è già un piccolo capannello di persone. Alcuni sanno dell’iniziativa, sono apposta venuti da varie parti della città, altri si fermano incuriositi da questi giovanotti che stanno finendo di piantare piccoli fiori colorati un largo vaso nel quale è conficcato, nel centro, un robusto palo di legno. A sormontarlo qualcosa di mediamente voluminoso, squadrato, coperto da un drappo. L’aria è calda e febbricitante, si accostano persone di ogni età. Si parlotta. All’interno della chiesa si ode il suono dell’organo, degli inni. La celebrazione è in corso. E la fusione con il brusio dell’esterno, dà quell’impressione di una domenica mattina. Di un giorno da festa comandata. E invece è un mercoledì di giugno ed è pomeriggio inoltrato.

Il motivo di questa presenza all’esterno della Chiesa di Santa Teresa, nel quartiere Taverna delle Rose è l’appuntamento dato una decina di giorni prima, durante una manifestazione analoga ma all’altro capo della città. Si inaugura una casetta di libri in condivisione. Una nuova, perchè è la settima di un percorso progettuale a tappe che sta creando contestualmente un vero e proprio percorso, un collegamento tra varie aree della città. È la “Librovia“. Iniziativa dell’associazione “Civica Mente”.
Ma quell’aria di festa resta, è palpabile, si attende solo il parroco, Don Luigi Piccolo, perchè dica qualche parola. Alla fine appare, lasciando in sospeso quasi la celebrazione. Un giovane dal sorriso pacificante, gli occhi sereni e la voce pacata e rassicurante. Viene ad accogliere questo nuovo corredo per la piazzetta, antistante la sua parrocchia. Viene ad accogliere la comunità che è tale anche all’esterno della sua chiesa, all’esterno del quartiere e che abbraccia la cittadinanza tutta, e viene a ringraziarla per l’iniziativa. E viene a ricordare che “Una casetta non cambia le cose, ma da un segno, una piccola casa che ci ricorda che senza carta non potremmo vivere, che senza libri dimenticheremmo 2000 anni di civiltà e che sono l’ossigeno più vero del nostro futuro”.
E mentre sorrisi si accendono sui volti di tutti, un ragazzo gli porge alcuni volumi, perchè sia lui il primo a dotare la casetta dei suoi primi stampati ospiti. Volumi diversi, vari, dalle copertine colorate. Ognuno contenente un racconto dfferente. Ognuno, in passato, stretto in differenti mani. 

Le voci dei protagonisti

Questa settima istallazione ha visto l’incontro, e l’attiva partecipazione, affianco a Civica Mente dell’Acli Salerno, con la presenza del vice presidente provinciale Gianluca Mastrovitolo non che presidente di Acli Terra che ha ribadito che “Come Acli abbiamo scelto, anche Battipaglia, per proseguire un percorso che è nato l’anno scorso. Con i fondi del 5×1000 abbiamo realizzato 20 casette per arrivare in 20 comunità diverse. Qui abbiamo trovato la felice circostanza di poter unire questo nostro percorso ad un progetto, gia attivo, come quello della Librovia. Quale migliore occasione per fare sinergia tra organizzazioni del terzo settore, e attraverso la disponibilità della comunità di Taverna, abbiamo scelto questo posto, questa piazza, questa chiesa, per mettere un altro presidio di cultura, di relazioni e di valori”.
Ha proseguito poi Martino Torsiello, appartenente contestualmente ad ambo le realtà, sottolineando che “creare sinergie sul territorio è l’invito che come Civica Mente continuiamo a fare,
creare comunità, attraverso questi piccoli esempi di condivisione della cultura o come anche il miglioramento delle condizione del quartiere. Questa sera abbiamo innaugurato una casetta, che non è semplicemente un luogo dove riporre libri, ma un posto dove incontrare persone, raccontare storie, contenute nei libri passati da mano in mano, e per noi questo è importante perché  il senso di comunità”.
Ha poi concluso il Consigliere comunale Maurizio Mirra, espressione della candidatura proprio da parte di Civica Mente alle ultime tornate elettorali “Amo tantissimo questo progetto perché è un luogo di memoria, perché i libri ci aiutano a costruire la memoria, e una società che sta perdendo tanto i valori ha la necessità che la memoria torni a galla, che questi valori si creino con la cultura, con le reti, con la socialità”.

Un progetto nato per caso

È questa la premessa che molto spesso accompagna ed introduce la narrazione, dietro una lodevole iniziativa, che prende o ha preso piede in piccole realtà urbane, inanimate ed ingrigite. Alle volte non solo nelle loro tristemente abbandonate periferie. Ma questo è lo scenario in cui spesso si trovano ad operare quelle realtà associative, giovani e di giovani, sorte spontaneamente, che tentano di rispondere, con i loro interventi, a quello che senza questi ultimi parrebbe un destino ineluttabile. Segnato. 
Ed in questo filone narrativo che si incasella perfettamente l’operato di Civica Mente, associazione battipagliese attiva sul territorio sin dal 2013, che si occupa di attivismo civico e buone pratiche. 
È il 2022 quando, in un mite aprile, trasferiscono la loro sede in via Buozzi, e balza subito agli occhi lo stato avanzato di incuria della piazzetta limitrofa. Prenderla in carico il primo stimolo. Tante le idee, diverse le suggestioni. Tra queste prende piede quella di installarvi una piccola casetta per contenere libri. Creare un luogo di scambio in cui gli abitanti del quartiere possano in maniera del tutto autonoma prendere e riporre i volumi. D’altronde mancava una biblioteca comunale e il book crossing poteva rispondere, seppur parzialmente, alla carenza. Ma anche all’esigenza che l’iniziativa da attuare per arricchire la piazzetta, fosse oggettivamente praticabile. Così nel luglio, nel bel mezzo di una straordinariamente torrida estate, fu installata.  
I timori che questa fosse vandalizzata ma, anche più semplicemente, non compresa dalla cittadinanza, svaniti in poche ore. Un considerevole successo riscosso fin da subito, riscontrato non solo dalla movimentazione dei volumi, scambiati da mani anonime, ma dalle molteplici manifestazioni di apprezzamento.  In quella piazzetta, che era poco più di un marciapiede allargato, si aveva finalmente un motivo per strappare al vuoto le sedute di quelle panchine.
Ma una buona idea deve divenire una buona pratica. Con l’assunto che la condivisione e l’accesso alla cultura, in tutte le sue forme, si diffonda. Incuranti dei limiti, imposti dalle condizioni sociali dei fruitori, questa andava dunque traslata in ogni angolo della città. 

Non un caso isolato

Così, in diversi luoghi, sparsi per la città, sono iniziati a spuntare questi piccoli ripari per le parole, varie, eterogenee e soprattutto in libertà. Senza alcun controllo o necessità di attuarne, lasciati alla libera espressione dell’atto di condivisione, i libri vanno. Vengono.  
Basterebbe forse questo a spiegare, non solo la bontà dell’iniziativa, quanto il suo successo, ma questa è e resta una storia locale, ispirata certo ad altre analoghe iniziative. E come ogni storia locale ha bisogno di radicarsi nelle persone e nelle storie di chi vive la medesima prossimità. 
Dietro ogni installazione, oltre ai valenti, giovani e meno, di Civica Mente e ai loro molteplici sforzi, volta per volta, si sono susseguite partecipazioni di altre realtà territoriali. Già con la prima in via Buzzi, in cui un concreto supporto venne dalla donazione di una moltitudine di volumi, da parte dei congiunti di Christian Barba, giovanissimo operaio battipagliese, lettore accanito, venuto prematuramente a mancare nel 2021. Alla sua memoria fu dedicata la seconda casetta, nel novembre dello stesso anno, nella piazzetta dei Santi Cosma et Damiano, presso via Olevano. Con i suoi oltre 500 libri, si è dato di fatto il via all’iniziativa per come la conosciamo, con il nome di “Librovia”, intendendo questi piccoli ricoveri di storie alla stregua di fermate di linee urbane, una metropolitana delle parole stampate, con questi volumi in continuo movimento. 
Dopo questa, oltre le manifestazioni di stima per l’iniziativa e la dedica, numerose sono giunte le proposte di partecipazioni, a quest’idea in fondo semplice, ma con il potenziale di stravolgere il calmo appiattimento di una realtà, che, come molte altre, è tendenzialmente depressa di stimoli analoghi. Con la chiara intenzione di accrescerle nel numero e nella diffusione. Ampliare la rete, con la consapevolezza che tutti potessero “adottare” una casetta. È su questa linea che sorse la terza stazione della Librovia, nella Villa Comunale Nuova, adiacente via Domodossola, grazie al vitale supporto dell’associazione “le Marianne”. Nata come associazione ambientalista e, nel tempo, grazie alle molteplici sue iniziative, maturata nell’intendimento di destinare gli sforzi all’accrescimento di una sempre maggiore sensibilizzazione alla cura del territorio da parte dei bambini.
E proprio a loro e alla letteratura per ragazzi si è deciso di destinare questa installazione, complice il luogo della stessa, un grazioso angolo verde nel cuore della città frequentatissimo dai più piccoli. Ad introdurli ad una partecipata fruizione consapevole e condivisa, ha pensato Giovanni Colucci della libreria “La Cinciallegra” noto per le sue apprezzatissime performance di lettura animata.
Ma in fondo è questo il senso di creare connessioni con altre associazioni. La fusione che ne deriva. Tra quell’idea o progetto, che sta già prendendo forma, addizionato da stimoli appartenenti ad altre sensibilità. Trasformando la buona idea primigenia in quella buona pratica condivisa, che influenza positivamente un territorio ed una cittadinanza. E si diffonde.

L’adozione della Librovia come corredo cittadino

Quando può, però, dirsi affermato, consolidato ed appartenente ad un contesto, un progetto. Figlio dell’iniziativa di una o più associazioni, che di prassi si investono di promuoverlo, con l’auspicio che comporti un cambiamento concreto. Probabilmente quando è il mondo al di fuori di quel contesto ad abbracciarlo completamente e a promuoverlo. Ad investirsi in prima istanza perchè continui la diffusione. Che nuovi presidi vengano istituiti. Un rafforzamento tangibile con il territorio, da parte di chi lo abita. Lo vive. Accompagnando a queste istallazioni opere spontanee di riqualifica di quelle aree che le accolgono.
È quanto avvenuto con le successive istallazioni. La quarta e la quinta. La prima, sollecitata dal comitato “spontaneo” del quartiere Sant’ Anna. Entusiasti dell’operato dell’associazione, hanno interpellato Civica Mente perchè li aiutasse a far si che anche nella loro Piazzetta Calò, in via Fogazzaro, gli abitanti del quartiere potessero partecipare allo scambio. Alla riscoperta del piacere della lettura con il valore aggiunto del bene condiviso, istallandola in quegli spazi.
La seconda con l’intento di dare memoria ad un’insanabile perdita, la scomparsa di una giovane madre, nel 2018, Mimma Dante, strappata all’amore del marito, nel momento in cui la loro unione era coronata dalla gemellare nascita di Sofia e Antonio. La triste vicenda, che sconvolse la cittadinanza tutta, è rimasta vivida nella loro memoria. Ed estesa è stata la partecipazione, nello scorso 28 maggio, all’inaugurazione della quinta stazione a lei dedicata. “In un angolo così importante” dirà Donato Bellotti, marito di Mimma, all’interno del parchetto della chiesa di San Gregorio VII, “semplice e di condivisione, perché lei era così“.

Quando si parla di memoria non si parla di commemorazione, non si parla di lacrime. In qualche modo si parla di mettere in circolo delle vite. Delle storie che sono esistite, e che diventano storie comunitarie. E non c’è modo più bello di farlo oggi, aprendo una casetta dei libri che rappresenta un modo per stare tutti insieme. Per condividere letture, per condividere pensieri“, le parole del segretario di Civica Mente, Valerio Giampaola, nel suo discorso inaugurale “Ogni libro avrà le sue pieghe, le sue sottolineature, i suoi appunti, le dediche che vi troverete sopra. Che fanno parte di pezzi di vita. E siamo quindi contentissimi di inaugurare questa casetta dei libri. Questa nuova fermata della Librovia. E di farlo in memoria di Mimma Dente, in modo che diventi per tutti un luogo del quartiere. Da curare tutti insieme“.

Dalle memorie individuali alle memorie condivise

Tante le storie quindi che si intrecciano. Che queste trovino spazio nelle pagine di un libro, nelle sue pieghe e sottolineature o nelle testimonianze di chi ha vissuto giorni ed eventi passati. Tanti gli aneddoti,  gli accadimenti e le memorie che, anche in una relativamente giovane cittadina come quella battipagliese, sono poste come note a margine di quegli spazi comuni che tanto hanno significato per un intera collettività. Legami. Indissolubili come quello verso e con la scuola De Amicis. Un luogo che ha plasmato tantissimi giovani un tempo. Un luogo che nel tempo e nell’immaginario collettivo ha continuato ad essere “La Scuola. Anche dopo aver dismesso di svolgere nelle sue aule quel compito nobile che è nell’istruzioni.
Legami, come quello di “Historia Nostra“, associazione cittadina che si occupa di storia del territorio, che per la conservazione della De Amicis ha profuso innumerevoli sforzi.
Sforzi anche volti all’ottenimento della biblioteca comunale, chiusa e mai più restituita ai cittadini. Noto l’appello mosso alla Sindaca Cecilia Francesce dalla prof.ssa Lucilla De Luna, rappresentante di Historia Nostra, a tal fine. E che non ha mancato di manifestare la sua convinta partecipazione ai “convogli” della Librovia, inaugurando il 10 giugno, la sesta casetta, In Piazza della Repubblica, coadiuvando l’opera di Civica Mente.
Un progetto che corre quindi spedito. Che nell’ultimo anno ha visto prendere piede, e fin da subito con manifesto successo e partecipazione, sette stazioni di questa metropolitana della cultura condivisa. Ed altre vedranno prossimamente la luce, in altri angoli della città. Ognuna con storie, memorie, ed aneddoti differenti. Quelle volte a raggiungere un pubblico vasto, quelle dedicate ai lettori in più tenera età. Ma tutte unite da quel nuovo collante che da queste ne è scaturito.

 

Francesco Rondinelli







Related posts