LAVORO: GRUPPO PD, MODIFICARE LEGGE CAMPANIA SU INFORTUNI E MORTI BIANCHE
A fronte degli ultimi dati presentati dall’Inail, che collocano la Campania ai primi posti tra le regioni con più morti sul lavoro, la legge n.11 del 9 agosto 2013 presenta dei vuoti da colmare, in particolare rispetto alla possibilità della Regione di prendere parte attiva nei processi penali, costituendosi parte civile. Altro sbocco all’esercizio dell’azione civile nel processo penale è rappresentato dai benefici ottenibili con la cosiddetta azione di regresso: in occasione di infortuni non mortali, la Regione può recuperare le spese sanitarie sostenute delle Asl territorialmente competenti, per i danni causati dal responsabile dell’infortunio, ovvero dal datore di lavoro. Queste risorse potranno essere riutilizzate anche per attività di formazione, prevenzione e diffusione della cultura della salute e sicurezza negli ambienti di lavoro.
“Con questa iniziativa – spiega Manfredi – centrata sulle competenza della Regione, l’ente rafforza la propria azione di contrasto alle morti bianche e agli infortuni sul lavoro e si pone ancora più vicina ai cittadini, in particolare ai familiari delle vittime, che spesso si trovano a dover affrontare queste situazioni drammatiche senza la necessaria tutela”.