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LA VECCHIA LIRA CONTINUA A FARCI SOGNARE L'Avvocato risponde 

LA VECCHIA LIRA CONTINUA A FARCI SOGNARE

Ci piace collegarci a fatti di cronaca, per trarre spunti di riflessioni legali e normative, perché siamo consapevoli che ciò si interfaccia in maniera operativa con la vita di tutti i giorni, di quanti ci leggono.

La notizia di cui oggi diamo contezza, si riferisce al ritrovamento da parte di un uomo, di una ingente somma di denaro contante, nascosta dietro un quadro di proprietà del padre, di recente scomparso.
Fin qui non desterebbe grosso scalpore, non fosse per il fatto che la somma non era in euro ma in vecchie lire, moneta dell’antico conio, molto spesso rimpianto.
A seguito della richiesta fatta alla Banca d’Italia, per ottenere la conversione in valuta attuale, il poverino ha scoperto che le disposizioni indicano un termine decennale per detta pratica, a partire dal 2002, anno del cambio monetario.
Quindi, avviata una trafila burocratica per tentare di dare un senso al ritrovamento anche perché, i 23 milioni di lire, trasformati in euro, costituiscono comunque una bella realtà.
Chiesto anche l’intervento del Tribunale Ordinario, per trovare una possibile scappatoia legale: nel corso di detto procedimento richiamati i vari passaggi che regolano l’argomento, a partire dalla Legge 96/1997, in cui si fissava la data del 28 febbraio 2012 come termine ultimo per la conversione, all’anticipata data di prescrizione attuata dal legislatore e dichiarata poi illegittima dalla Corte Costituzionale, alla successiva attuazione dei cambi a seguito di tale sentenza, eseguiti dopo Gennaio 2016, salva però la dimostrazione che la richiesta fosse stata attivata nei termini originari.
Da una corrispondenza, poi, tra il Governatore della Banca d’Italia Visco e l’allora Ministro delle Finanze Padoan, si ipotizzava una riapertura dei termini anche perché, solo in Italia esisteva un termine decennale di prescrizione, ma non in tutti gli altri paesi della Comunità Europea, dove sarebbe quindi legittimo cambiare le monete del vecchio conio.
Per ulteriore approfondimento: dall’articolo 2935 Codice Civile, deriverebbe che il termine iniziale dei 10 anni, dovrebbe decorrere del ritrovamento della cifra e non da quello di entrata in vigore della normativa.

Per maggiori informazioni è possibile richiedere la consulenza specifica dei legali dello Studio Legale Labonia.

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