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La collega della 30enne uccisa nel coiffeur: “Erra era convinto che Anna fosse solo sua” Provincia Provincia e Regione 

La collega della 30enne uccisa nel coiffeur: “Erra era convinto che Anna fosse solo sua”

“Alfredo Erra era convinto che Anna fosse solo la sua”. Lo afferma una collega di Anna Borsa, subito dopo la tragedia di via Tevere. Non crede a quel che ha visto, la dipendente del Salone “Sica”: «Anna si stava lavando le mani – racconta a La Città – perché aveva appena ultimato una colorazione. S’è asciugata le mani ed è andata dietro, in ufficio. E lui le ha sparato». È stata lei a chiamare i carabinieri. E sempre lei aveva invitato Erra ad andar via: «“Alfrè, esci fuori”, gli ho detto. Aveva un trolley blu. Era vestito tutto nero». Pure Anna l’aveva esortato ad allontanarsi: «“Esci fuori, dopo esco io fuori”, gli ha detto, ma lui “No, devo dirti solo una cosa”». Il coraggio di Anna: «Aveva paura. Aveva paura da mesi. Lui non aveva mai accettato la fine di quella storia». Era un incubo, per Anna, che ieri mattina era particolarmente pensierosa.

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