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Intesa dei Comuni campani per un fondo povertà Politica Primo piano 

Intesa dei Comuni campani per un fondo povertà

La carica degli oltre 10mila pellegrini porta ad Assisi «il calore e il colore della Campania, un sussulto di speranza per tutto il Paese» dice il custode del Sacro convento, padre Mauro Gambetti. L’esodo campano segna le celebrazioni per San Francesco, nell’anno in cui la regione torna a offrire l’olio votivo alla lampada del Patrono d’Italia. L’intesa sulla povertà. Una giornata scandita pure dal protocollo d’intesa tra Palazzo Santa Lucia e il Sacro convento di Assisi: “La Carta dei sindaci solidali per la povertà”. Il documento si appella ai comuni della Campania, per inserire nei bilanci il capitolo di spesa del contrasto al disagio economico. «Tutti i comuni presenti erano d’accordo ad aderire, nel mio lo faremo sicuramente – afferma il sindaco di Scala, Luigi Mansi, coordinatore dei 234 primi cittadini presenti, di cui circa la metà del Salernitano – al di là delle difficoltà economiche nei bilanci, occorre un segno». Mansi elogia «il dialogo tra le persone e tra noi amministratori, parola d’ordine dell’iniziativa» e ringrazia «tutti i sindaci che hanno risposto all’appello, abbiamo dato un segnale di una Campania unita e diversa». Tuttavia, l’assessore regionale al turismo, Corrado Matera, precisa che «il contrasto alla povertà non sarà per forza un aiuto economico, ma ci sono tante forme di solidarietà da mettere in campo, a partire dal sostegno allo studio ». Tra i primi a rendersi disponibili ad una delibera, la sindaca di Assisi, Stefania Proietti. De Luca e i valori. Il governatore Vincenzo De Luca, invece, scambia qualche parola con il premier Giuseppe Conte. E quando viene il suo turno, si mostra ecumenico nel saluto dalla loggia della basilica superiore ( «l’Italia ha bisogno di serenità »). Ma poi, accanto a «solidarietà » e «apertura», non rinuncia a evocare il mantra della sicurezza, parlando del «rigore » nelle azioni della Regione. «Francesco ha deciso di rispettare l’autorità – sostiene De Luca – , l’ha fatto dando vita a una vera rivoluzione spirituale, da portatore di accoglienza. Oggi è necessario dotarsi di un sistema di valori umani fondamentali condivisi da tutti i popoli e da tutti gli individui, un sistema di valori condivisi di uguaglianza, lotta alla povertà e alla violenza, rispetto per la donna ». Il governatore cita l’attuale «tempo complicato», in cui «siamo travolti da immagini e parole il più delle volte false, da una dimensione di vita il più delle volte finta, obbligati ad allontanarci da valori umani fondamentali ». Con chi ce l’ha? Stavolta se la prende col web. «La rete è diventata un’occasione – dichiara – per nuove forme di violenza e aggressione alla dignità degli individui. Noi responsabili delle comunità siamo trascinati a perdere più tempo ad occupare gli spazi della comunicazione sui social che a lavorare per risolvere i problemi». Ecco perché San Francesco «è tornare con i piedi per terra, ai valori semplici e grandi che abbiamo ereditato dai nostri padri». Il ritorno dell’offerta. Padre Gambetti ricorda l’esperienza del 1998, l’ultima volta in cui alla Campania toccò l’offerta dell’olio. «Vent’anni fa con i pellegrini campani – racconta questa Messa solenne fu celebrata qui fuori, sulla piazza antistante alla chiesa, inagibile per le conseguenze del devastante terremoto dell’anno precedente. All’interno c’era invece il “cantiere dell’utopia” e l’anno dopo, grazie al lavoro di tante persone che con paziente speranza fecero il miracolo, la Basilica fu riaperta e restituita ai fedeli e ai visitatori di tutto il mondo. Auspichiamo avvenga lo stesso oggi per le zone colpite dal sisma del 2016, con impegno responsabile nel perseguire il bene». Conte e il Def “francescano”. Quasi un assist per Conte, che associa la manovra del governo allo spirito francescano, a partire dal reddito di cittadinanza («Ne sono particolarmente orgoglioso»). «Lavorare per il bene comune e mettere le persone al centro della propria iniziativa – spiega il premier – . Con il Def non ci siamo limitati ad approvare un mero documento contabile, in cui inserire numeri e indicare freddi calcoli algebrici. Abbiamo delineato una manovra avendo cura dei bisogni delle persone, pensando a loro abbiamo progettato misure volte a garantire equità e sviluppo sociale». Ad accendere la lampada è il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, in rappresentanza dei colleghi. «È stata un’invasione pacifica della Campania» chiosa il segretario del comitato organizzatore, Giuseppe Falanga, mentre il fiume di pellegrini sciama sulla via del ritorno. Fonte: La Città di Salerno

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