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Incendio a Sarno, la Regione riapre l’azienda Agovino. Il Comune ricorre al Tar Cronaca Provincia e Regione 

Incendio a Sarno, la Regione riapre l’azienda Agovino. Il Comune ricorre al Tar

L’azienda Agovino ottiene il via libera per la riapertura dopo l’incendio. Il Comune fa ricorso contro la Regione Campania. La Polyurethan Recycling Technology, l’impero dei rifiuti di via Ingegno, ottiene il via libera per la riapertura dalla Regione Campania. Il Comune di Sarno fa ricorso al Tribunale Amministrativo contro il decreto regionale. A distanza di poche settimane dal vasto incendio divampato da uno dei depositi della P.r.t, , azienda leader del settore dei rifiuti con una capacità di trattamento di rifiuti pari a 360 tonnellate al giorno, il titolare della ditta Pasquale Agovino ha ricevuto dalla Regione Campania l’autorizzazione alla ripresa dell’attività. Il provvedimento, emanato dal Direzione generale per il Ciclo dei Rifiuti dell’ente regionale, ha espressamente autorizzato la ripresa della produzione dopo il fermo dell’incendio e dopo che il Comando dei Vigili del Foco di Salerno aveva provveduto a sospendere il certificato antincendio alla ditta. Il decreto regionale è stato poi trasmesso dalla Pr.t. al Comune di Sarno richiedendo, contestualmente, la revoca dell’ordinanza sindacale del 14 marzo scorso che aveva disposto la sospensione dell’opificio industriale. Secondo l’imprenditore–s rive puntoagronews-, la Procura della Repubblica di Nocera Inferiore ha disposto il sequestro probatorio del solo capannone colpito dall’incendio e non dell’intero stabilimento, ed inoltre che è la Regione Campania l’autorità competente in materia e non l’ente municipale di Sarno. Avverso la riapertura della Prt, sita in via Ingegno, il Comune di Sarno è immediatamente corso ai ripari per impugnare il decreto regionale che autorizza sia la ripresa dell’attività sia le emissioni in atmosfera dell’impianto, autorizzata con decreto del 28 novembre 2019. La Giunta Municipale del Sindaco Giuseppe Canfora, ha dato mandato di conferire incarico legale per proporre ricorso al Tar di Salerno e chiedere l’annullamento dei provvedimenti regionali. Nelle delibera del Comune si evince che il CNR di Lecce, con uno studio fatto in passato nell’area in questione, ha mostrato le “Caratteristiche tipiche di un’area di background urbano influenzata da emissioni industriali con una rilevante componente di aerosol secondario” e che “Nella circostanza dell’incendio si è dimostrata la pericolosità del sito per la cittadinanza e l’ambiente”. L’ente municipale, in definitiva, per tutelare la ‘incolumità pubblica e la salute dei cittadini ha dichiarato battaglia alla Regione Campania e al colosso dei rifiuti della famiglia Agovino, la cui attività non è mai stata di gradimento per la cittadinanza sarnese a causa degli odori nauseabondi che si sprigionano in tutto il territorio

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