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IL SISTEMA CARCERARIO: UNA BOMBA AD OROLOGERIA! L'Avvocato risponde 

IL SISTEMA CARCERARIO: UNA BOMBA AD OROLOGERIA!

Spesso le cronache del nostro giornale hanno richiamato l’attenzione sui problemi logistici del Carcere di Fuorni, che hanno creato più di un problema gestionale, con una situazione sempre a livello di criticità!

Il problema, però, non riguarda solo “casa nostra” ed, insieme all’avvocato Simone Labonia, commentiamo un recente studio, pubblicato dal Garante dei Diritti dei Detenuti, proprio sul sovraffollamento e le problematiche negli istituti penitenziari nazionali, alla luce di dati statistici forniti dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria del Ministero della Giustizia.

Nel periodo di osservazione, tra fine 2020 ed inizio 2024, sono stati monitorati 190 istituti; in 3 di essi il sovraffollamento è risultato superiore al 200%, in 14 superiore al 150%, in altri 110 al 120% e così di seguito.

Solo in 43 istituti sono risultati ospitati meno detenuti dei posti disponibili.

E’ la solita vecchia storia di una situazione inadeguata e scadente in cui la giustizia produce stabilmente più detenuti di quanti il nostro sistema carcerario possa ospitarne.

Il rapporto si è occupato solo di una proporzione numerica tra carcerati e posti in carcere, tralasciando altri fattori basilari per la qualità del percorso che, in teoria, dovrebbe essere riabilitativo e non punitivo.

Solo una proporzione numerica, dunque, che comunque basta a decretare l’incapacità istituzionale di dar vita ad un sistema carcerario degno di un Paese civile e, ancor prima e peggio, a comprendere gli effetti della legislazione nella materia penale e della sua applicazione concreta nella sede giurisdizionale prima, ed in quella esecutiva dopo.

E’, purtroppo, la fotografia di un fallimento, che spesso ha alimentato slogan di facile presa a livello politico, mai supportati da un effettivo impegno nel trovare soluzioni operative che possano, quanto meno, alleviare le conseguenze di una situazione degenerata!

E’ giusto che chi delinque paghi il suo debito nei confronti della società: ma è dovere, proprio di quella società ferita, fare in modo che, chi ha sbagliato, abbia essenzialmente l’opportunità di redimersi!

Questo concetto, oltre che per cristiana carità, deve essere ben chiaro in chi legifera sul futuro di una nazione, per un bisogno di giustizia vera, che è sempre alla base, nella qualità di vita della collettività!

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