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Il giudice della California: ““Il pomodoro San Marzano deve avere il logo del Consorzio sarnese in etichetta” Attualità Primo piano 

Il giudice della California: ““Il pomodoro San Marzano deve avere il logo del Consorzio sarnese in etichetta”

Pomodoro San Marzano Dop, la Corte Distrettuale della California respinge il ricorso del colosso “Cento Fine Foods”: “I barattoli di pomodoro devono indicare espressamente il logo del Consorzio avente sede legale a Sarno”. E’ diventata un vero e proprio caso mediatico la class action instaurata da un gruppo di consumatori americani che hanno sfidato i giganti della distribuzione del pomodoro italiano in terra statunitense. Nel caso di specie, nel 2019, un’azione putativa di classe è stata avanzata contro la Cento Fine Foods (Cento) responsabile di aver commercializzato dei pomodori “San Marzano certificati” non conformi a quanto dichiarato in etichetta. I querelanti hanno affermato che il termine “San Marzano” si riferisce a pomodori in scatola coltivati nella zona dell’ Agro Sarnese-Nocerino della Campania, in Italia, e per essere commercializzati devono avere una Denominazione di Origine Protetta (DOP) , con marcatura del Consorzio del Pomodoro San Marzano Dop, a cui è concesso il diritto di certificare e approvare i pomodori San Marzano da parte dell’Unione Europea. L’azienda Cento, costituitasi in giudizio, ha chiesto al Tribunale di respingere la causa, ma la giustizia distrettuale degli Stati Uniti si è schierata dalla parte dei querelanti. Le accuse dichiarate nella denuncia dei consumatori, si basavano sul marchio “Certificato” apposto sulla confezione del prodotto, e sul fatto che i prodotti Cento non riportavano la certificazione “D.O.P” del Consorzio. Ragioni che hanno portato i consumatori a sporgere un reclamo ai sensi della legge sulla concorrenza sleale della California, del Consumer Legal Remedies Act e della False Advertising Law,. Gli avvocati della Cento, in sede di giudizio, ha sostenuto che i ricorrenti non potevano essere indotti in errore dall’affermazione dell’etichetta “Certified” perché i suoi prodotti sono in realtà certificati e il certificatore è espressamente identificato sul sito Web della società, e che per tale ragione l’azienda Cento non utilizza il marchio D.O.P. sull’etichetta ((in foto il Giudice Haywood Gilliam della Corte distrettuale della California, nominato dall’ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama).
La Corte distrettuale della California, nella persona del Giudice Haywood Stirling Gilliam , si è detta non convinta dal ragionamento edotto in giudizio dall’azienda, poiché la certificazione dei pomodori non era inclusa nella confezione stessa ed è quindi carente di informazioni qualificanti del prodotto. “Non viene rivelato chiaramente che l’agenzia indipendente di terze parti non è il Consorzio, ma la convenuta si affida invece ai consumatori che devono vistare il suo sito web per trovare i dettagli sull’origine del pomdoro”. Si legge nella pronuncia della Corte Distrettuale, la quale con apposita ordinanza ha respinto la mozione della Cento e accolto il provvedimento ingiuntivo richiesto dai ricorrenti. L’ordinanza del Tribunale della California fornisce un importante promemoria per gli operatori commerciali degli Stati Uniti, al fine di garantire la trasparenza di quanto rappresentato nell’etichetta dei prodotti con denominazione di origine protetta.

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