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Il boss Persico non parla, lo fa il fratello: “Sono pulito da 20 anni” Cronaca Primo piano 

Il boss Persico non parla, lo fa il fratello: “Sono pulito da 20 anni”

Non parla il boss Ciro Persico, arrestato nei giorni scorsi nell’ambito del blitz antidroga Prestigio. Dichiarazione spontanea invece di Antonio Persico fratello di Ciro. «Andavo a trovare mio fratello solo per coordinare la sua difesa, mi diceva cosa dovevo comunicare ai suoi avvocati, e facevo da tramite con il suo psichiatra. Ma non c’entro nulla con questa storia, sono pulito da oltre 20 anni» ha detto Antonio Persico arrestato insieme al fratello.Così come accaduto, l’altro ieri, tutti gli indagati che ieri sono comparsi dinanzi al Gip si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Sono rimasti in silenzio: Maurizio De Sio, Ciro Persico, Eugenio Siniscalchi, Antonio Persico, Salvatore Amato, Michele Sica, Patrizio Cerrito, Alfonso Fruncillo.

Intanto emergono altri retroscena dall’ordinanza a carico di Persico e soci.  Ad esempio i pusher che gravitavano intorno all’abitazione di via Masuccio Salernitano, al civico 56, erano troppo chiacchieroni sui social. Questa particolarità inquietava il boss Ciro Persico. «Ha detto che non gli piace, ha detto che mette troppe cose su Facebook, parla troppo con la gente … hai capito? Non mi piace», dice Luigi Iannone in un’intercettazione interpretando il pensiero di “Zio Ciro”. Il pusher finito nel mirino di Persico è Eugenio Siniscalchi, poche settimane fa condannato a 30 anni per l’omicidio di Ciro D’Onofrio, l’armiere di Persico, avvenuto a Pastena nel luglio del 2017.

 

 

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