Il 29 luglio 1890 moriva Vincent van Gogh
Accadde oggi, morì il 29 luglio 1890 a Auvers-sur-Oise in Francia il pittore olandese Vincent van Gogh, uno dei più grandi artisti che ha segnato le sorti dell’arte alle porte del Novecento. Nato nel 1853 a Zunder, nei Paesi Bassi, Vincent van Gogh è comunemente ricordato come un artista tormentato e maledetto. In realtà, dietro alle etichette, si cela una personalità creativa che con la sua pennellata ‘vorticosa’ ha dato una svolta al mondo della storia dell’arte. La serie di autoritratti di van Gogh -realizzati a più riprese e che sembrano denotare una chiusura verso il mondo esterno- rivelano la continua indagine su se stesso, cogliendo ogni volta diversi lati di sé. L’artista approccia alla realtà proponendo una visione diversa anche da un punto di vista strutturale nella costruzione prospettica. Un chiaro esempio è la Camera da letto del 1888. Anche se non compaiono ancora le pennellate espressive tipiche della sua produzione successiva, si avverte un’assenza di coerenza nella definizione dello spazio in cui tutto comincia a essere tremante e incerto, come il suo stato d’animo.
Ne La notte stellata del 1889 van Gogh si esprime con pennellate che creano una sorta di ‘vortici’ in un cielo luminoso e apparentemente calmo ma in realtà espressione di sentimenti contrastanti. Il successo dell’artista è arrivato dopo la sua morte, grazie al fratello Theo. Van Gogh è stato molto produttivo, si contano almeno 900 dipinti e più di 1000 disegni. La sua prima grande opera è I mangiatori di patate in cui i volti e le mani segnati dalla fatica dopo una giornata di lavoro, nel loro delinearsi, rappresentano una chiara ricerca d’espressività.
Van Gogh morì a 37 anni a causa di un colpo d’arma da fuoco probabilmente autoinflitto. Un’opera che è stata interpretata come segnale di un cattivo presagio è Il campo di grano con corvi. L’area è segnata da dei sentieri che a un certo punto perdono la loro definizione, questi sono sorvolati da dei corvi con un cielo cupo e ‘agitato’ sullo sfondo.